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Una moratoria sul testo e un vero dibattito pubblico. Lo chiedono le associazioni di insegnanti, dirigenti, studenti, genitori e sindacati a proposito delle Nuove indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo che la commissione istituita del ministero dell’Istruzione ha licenziato lo scorso 11 marzo, aprendo, si legge, “una frettolosa fase di consultazione delle associazioni professionali e delle scuole con modalità limitate nell’ascolto e nella partecipazione”.
Per questo le associazioni, tra cui la Flc Cgil, “invitano il mondo della scuola, dell’università, le forze politiche e sindacali, la società civile a partecipare al dibattito pubblico sulle Nuove indicazioni nazionali, che si terrà il 2 aprile, dalle ore 10 alle ore 18:30, in presenza presso l’Università Roma Tre (Dipartimento di Scienze della formazione, via del Castro Pretorio, 20 - Aula Volpi”) o a distanza.
Le associazioni, si legge nell’appello, “denunciano una pericolosa operazione di revisione della cultura democratica della scuola e del Paese con una compressione delle prerogative democratiche per un autentico dibattito pubblico”. Le Indicazioni nazionali sono un “documento fondante della scuola per rispondere alle emergenze educative del proprio tempo” e per questo non possono “essere sottoposte a un processo di revisione unidirezionale, ideologico, identitario, anacronistico”. Per tutte queste ragioni il mondo della scuola, dell’università e della ricerca, conclude l’appello, deve “essere protagonista attivo dei cambiamenti che si vogliono realizzare in una delle più significative istituzioni della Repubblica per la democrazia”.