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Un gruppo di parlamentari della maggioranza, tra cui l'ex ministro Lorenzo Fioramonti, hanno presentato un appello al governo per un decreto urgente finalizzato alla riapertura delle scuole a settembre: "Abbiamo ascoltato - sottolinea Fioramonti - associazioni di studenti, genitori, tutti i sindacati e tanti pedagogisti, che convengono sul fatto che le misure adottate finora siano insufficienti per garantire una riapertura non solo in sicurezza, ma che salvaguardi il diritto costituzionale all'istruzione".
Il decreto legge, dice il politico, dovrebbe contenere "una revisione delle norme sul dimensionamento per consentire classi più piccole e scuole di prossimità distribuite su tutti i territori, l'immissione in ruolo il prima possibile di docenti precari e personale amministrativo, con particolare attenzione agli insegnanti specializzati sul sostegno, e una revisione della responsabilità penale dei dirigenti scolastici, soprattutto alla luce dei rischi posti dal Covid-19". "Infine, conclude l'ex ministro dell'Istruzione - chiediamo che il provvedimento preveda l'insediamento di un Collegio per i bisogni educativi, che affianchi il Comitato tecnico scientifico nelle tematiche relative alla sicurezza scolastica, perché la Scuola svolge prima di tutto un fondamentale ruolo pedagogico ed emancipativo che non può essere gestito solo attraverso considerazioni tecniche sui rischi epidemiologici".
La richiesta ha trovato il pieno appoggio dei sindacati: “È superfluo sottolinearne l’urgenza a meno di un mese dalla data di avvio del nuovo anno scolastico – ribadiscono Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Pino Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio (segretari generali di Così i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams) - per questo ci auguriamo che il Governo ne tenga conto, anche alla luce di quanto contenuto nell’appello rivolto da parlamentari della stessa maggioranza, fra cui l’ex ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, per molti aspetti in piena sintonia con le nostre richieste”.
“Il Paese ha bisogno di riavere quanto prima la scuola cui ha diritto – concludono i segretari generali - una scuola che possa essere frequentata da tutti in presenza e in piena sicurezza. Crediamo che questa debba essere assunta da subito dal Governo come essenziale priorità, non sono più comprensibili né tollerabili tentennamenti e ritardi”.