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“La presentazione del 6° rapporto della fondazione Gimbe sullo stato del servizio sanitario nazionale fotografa con precisione la drammatica situazione che come Fp Cgil, insieme alla Confederazione, denunciamo e contrastiamo da tempo. Il progressivo definanziamento ha prodotto una situazione di crisi che si riversa sulla vita delle cittadine e dei cittadini, costretti a combattere con liste di attesa che hanno origine nella drammatica carenza di personale, con i professionisti rimasti che faticano ogni giorno h24 in un contesto frustrante, demotivante e troppo spesso a rischio di aggressioni”. Lo scrive in una nota Michele Vannini, segretario nazionale Fp Cgil (Area Sanità).
“Un dato su tutti rende l’idea: la spesa media pubblica per cittadino nel nostro Paese è circa la metà di quella tedesca e inferiore di un terzo a quella francese. Per noi – ha aggiunto - ‘la via maestra’ è investire con un piano pluriennale sul rilancio del servizio socio-sanitario nazionale universale, solidaristico e, appunto, nazionale, sottratto cioè ai guasti prodotti anche da un eccesso di regionalismo, altro che autonomia differenziata. Bisogna cambiare strada subito, con un piano straordinario di assunzioni e alzando adeguatamente le retribuzioni, invertendo, quindi, l’attuale impostazione che il governo pare intenzionato a dare alla prossima legge di bilancio”.