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“La Cgil di Capitanata aderisce e sostiene l’iniziativa pubblica contro l’omofobia promossa a San Severo venerdì 13 settembre, per denunciare gli episodi di discriminazione contro le persone Lgbt. Il caso verificatosi nella città dell’Alto Tavoliere, con la conduttrice di un appartamento della piattaforma Airbnb che ha negato ospitalità a una coppia perché omosessuale, è il sintomo di quanti pregiudizi, stereotipi e discriminazioni sono costrette a vivere tante persone solo per il proprio orientamento sessuale o identità di genere”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil di Capitanata, Maurizio Carmeno.
“La risposta della San Severo democratica e ospitale è stata immediata, a partire dal sindaco e con le associazioni che operano sul territorio, in primi l’Arcigay, che hanno promossa la manifestazione del 13 – aggiunge Loredana Olivieri, segretaria provinciale della Cgil -. Non è accettabile che il proprio orientamento sessuale debba essere vissuto ancora come stigma, una condizione di stress e paura che impatta sulla qualità della vita di queste persone. Come Cgil siamo impegnati nell’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni affinché accresca la sensibilità rispetto a tali temi, con un’azione vertenziale contro ogni sopruso perpetrato nei luoghi di lavoro. Purtroppo sono ancora numerosi e spesso passano sotto silenzio per la difficoltà a denunciare di chi subisce episodi di discriminazione e anche violenza. Serve allora un’azione tesa a determinare le condizioni effettive per il rispetto pieno dei diritti civili di ciascuno, adeguando anche le normative vigenti. Abbiamo da fare ancora molti passi per garantire questa parità, e bene fanno manifestazioni come quella di San Severo”.