“Una legge-condono che stravolgerà le regole urbanistiche e lascerà mano libera ai costruttori. Già approvata alla Camera, la riforma sarà presto discussa e votata definitivamente a Palazzo Madama”. È quanto afferma il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco, mentre il Senato sta discutendo, dopo l’approvazione alla Camera dello scorso 21 novembre, la proposta di legge numero 1987 ore 1309, la cosiddetta ‘Salva Milano’, come risposta politica alle indagini giudiziarie sull’urbanistica milanese.

“Il parlamento non modifichi assetto normativo con una legge che è stata pensata per sanare irregolarità passate e genera un modello ‘pericoloso’ da applicare in tutt’Italia - ha continuato -. Questa non è la rigenerazione urbana che vogliamo, i processi sostenibili si costruiscono con la partecipazione. La priorità deve essere un piano casa con risposte serie e concrete al disagio abitativo, che non lasci ulteriore possibilità alla speculazione edilizia".

Nata come condono per salvare irregolarità del passato è stata trasformata in provvedimento “di interpretazione autentica che imporrà come legge in tutta Italia la pratica urbanistica seguita a Milano, abrogando le disposizioni che impongono la pianificazione attuativa delle città”. La Fillea Cgil sostiene l’appello rivolto ai senatori della Repubblica, firmato da oltre 140 professori, urbanisti, giuristi, costituzionalisti, economisti, storici, sociologi, ecologi, territorialisti, geografi.

“Questa proposta - spiega Di Franco - cambierà radicalmente il futuro delle nostre città, rendendole sempre più congestionate ed elitarie. Come sindacato degli edili, oltre ad osservare che nella legge si delineano possibili profili di incostituzionalità, riteniamo che uno spazio urbano non debba essere occupato senza un piano che tuteli l’interesse pubblico della città. Non è vero che la rigenerazione urbana si può fare trascurando una visione di città, che consideri prima di tutto i servizi, parcheggi, parchi. Se verrà approvata questa legge si impedisce la promozione di una vera rigenerazione e riqualificazione, innescando dinamiche finanziarie, che aumenteranno i prezzi dell’abitare e accresceranno le disuguaglianze”. Quindi “Ci uniamo alla lettera appello contro la legge Salva Milano firmata da 140 senatori, tra cui urbanisti, giuristi, sociologi, senatori”.