“Da un lato un terzo delle famiglie romane ha visto peggiorare la propria condizione economica e il 60% dei prestiti richiesti riguardano piccole somme, al di sotto dei 5mila euro, per poter comprare elettrodomestici o mobili essenziali. Dall’altro la ricchezza posseduta dallo 0,001% dei più ricchi è più che raddoppiata, passando dal 3,3% nel 1995 al 6,9% nel 2022. A dirlo sono i report di Banca d’Italia e dell’Ocse”. A lanciare l’allarme sulle disuguaglianze sempre più diffuse e sulla distanza sempre più amplia è il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola.

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“Questo mondo, in cui il divario causato dalle disuguaglianze è tornato a essere lo stesso dei primi anni del ventesimo secolo, non è frutto del caso ma di scelte – e di mancate scelte – ben precise che penalizzano chi ha redditi da lavoro, non rendono progressivo il fisco e non incidono sulla redistribuzione della ricchezza”.

“Tutto questo – conclude Natale Di Cola – si può cambiare. Il Governo e le amministrazioni del territorio possono fare la differenza e invertire la tendenza a partire dai prossimi bilanci di tutti gli enti con misure redistributive, predistributive e a tutela del potere d’acquisto delle famiglie”. 

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