Centinaia di agenti e ufficiali della polizia capitolina oggi, 12 novembre, hanno inondato di bandiere e striscioni la piazza del Campidoglio, facendo registrare un’adesione allo sciopero indetto dai sindacati di oltre il 90%.

“Una piazza straordinaria per Daniele Virgili e per la sicurezza sul lavoro”. Daniele Virgili è l’agente di Polizia Locale che lo scorso 6 novembre è stato travolto da un'auto, insieme a due colleghe, mentre metteva in sicurezza il luogo dove era appena avvenuto un incidente, sulla via Tiburtina a Roma. Da allora ha subito un delicato intervento chirurgico e i medici non hanno potuto evitare l’amputazione della gamba destra. Resta ricoverato all'ospedale San Camillo, ma la degenza è regolare e senza complicazioni.

“Le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Locale di Roma Capitale hanno dimostrato una volta di più di essere un solo meraviglioso Corpo, che onora la propria divisa ed è pronto a lottare unito, insieme a Cgil Cisl Uil, per i propri diritti, la propria dignità e il proprio lavoro a vantaggio dell’intera collettività”, hanno dichiarato Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosenno e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Fpl Roma Lazio.

Oggi, dalla Capitale d’Italia, inizia la nostra battaglia per chiedere organici adeguati, dispositivi di protezione avanzati, formazione e prevenzione, e soprattutto la sacrosanta parità di trattamento e tutele con le altre forze dell’ordine”.

“Il drammatico evento che ha colpito Daniele, due nostri colleghi e di riflesso tutti noi, ultimo di una lunga scia di infortuni e aggressioni, ha messo sotto gli occhi di tutti – hanno dichiarato i segretari di categoria – la situazione in cui versa la Polizia locale di Roma: meno di 5.900 operatori in servizio dopo le ultime 800 assunzioni. Vale a dire 1.300 unità in meno di 40 anni fa, quando la complessità della metropoli e le esigenze di legalità, sicurezza, viabilità e integrazione erano in scala ridotta rispetto a oggi.  E 2.500 unità in meno rispetto all’ultima previsione, sancita più di 25 anni fa da una delibera comunale”. 

“È chiaro – è l’allarme dei segretari – che senza assunzioni, senza un Corpo di Polizia locale correttamente dimensionato ed equipaggiato non può esserci sicurezza né per gli agenti, né per i cittadini. E non permetteremo che a pagarne il prezzo siano i colleghi che ogni giorno e ogni notte rischiano la salute e la vita  per garantire quella degli altri”.

Apprezziamo le prime aperture del sindaco Roberto Gualtieri che ci ha ricevuto personalmente a margine della manifestazione. È positivo l’impegno a scorrere le graduatorie di concorso, così come a dotare la Polizia capitolina di disposivi di sicurezza adeguati alla normativa internazionale e a investire su mezzi, formazione continua, addestramento specifico per la sicurezza individuale”, proseguono i sindacalisti.

“Ma su questo chiediamo il salto di qualità che si deve agli uomini e alle donne del primo Corpo del Paese. Dal Capidoglio e da Roma Capitale vogliamo far partire la nostra battaglia per una riforma della Polizia locale che assicuri a tutti i corpi in divisa le stesse condizioni in termini previdenziali, assistenziali, infortunistici ed economici. L’aspettiamo da quasi quarant’anni e riconosciamo l’impegno del sindaco a farsi parte attiva nei confronti delle istituzioni nazionali. Perché anche questo è un passaggio indispensabile per adeguare la sicurezza e la qualità del lavoro rispetto alle esigenze, al ruolo e alle nuove e crescenti funzioni della Polizia locale”, concludono Cenciarelli, Cosenno e Bernardini, “Noi andremo avanti, senza arretrare di un millimetro”.

Natale Di Cola: “Straordinaria risposta. Nel Lazio 82 morti sul lavoro nei primi 9 mesi dell’anno”

“La piazza del Campidoglio gremita di lavoratrici e lavoratori – ha scritto il segretario generale della Cgil Roma Lazio, Natale Di Cola, su Facebook – è una straordinaria risposta di solidarietà ai tre operatori rimasti coinvolti nel gravissimo incidente di mercoledì scorso e per rimettere al centro le condizioni di lavoro del settore, tra mancanza di investimenti sulla salute e sicurezza e carenza di personale”.

Continueremo a mobilitarci contro gli infortuni e fermare la strage sui luoghi di lavoro. Nei primi nove mesi del 2024 nel Lazio sono morte 82 persone mentre stavano lavorando, il 26% in più del 2023, e 29.957 gli infortuni denunciati, di cui oltre 4.500 nel settore pubblico”.