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“La tragedia della Rsa di Milano ci lascia sconvolti”. Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi – il sindacato dei pensionati della Cgil –, commenta così le notizie che arrivano dal capoluogo lombardo, dove un incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì, è costato la vita a sei persone provocando altri 81 feriti nella Residenza per anziani “Casa dei Coniugi”.
“Siamo vicini alle famiglie delle vittime, a chi sta lottando per la vita, ai feriti, a lavoratori e ospiti, donne e uomini, coinvolti nel rogo. Sarà la magistratura ad accertare eventuali responsabilità ma non possiamo dimenticare che nelle residenze per anziani troppo spesso la sicurezza è drammaticamente carente. – prosegue il sindacalista dello Spi Cgil -. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante il periodo della pandemia: le strutture dove risiedono persone già fragili risultano frequentemente inadeguate a garantire loro diritti e benessere, a volte persino la sopravvivenza. Morire così come sono morti Nadia, Laura, Mikhail, Anna, Loredana e Paola la scorsa notte è inaccettabile”.
“Il tema della cura delle persone anziane, in un Paese che invecchia come il nostro, conclude - è cruciale e ormai da tempo chiediamo che la legge sulla non autosufficienza riceva finanziamenti che consentano di renderla effettiva e attuata. Il sistema va ripensato mettendo al centro i diritti delle persone, bisogna pensare a una riforma delle case di riposo e delle Rsa di cui è comunque necessario anche un censimento perché spesso è proprio nell’assenza di conoscenza che si annidano le insidie peggiori”.