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Si parlerà di rivoluzione digitale giovedì 2 settembre a partire dalle ore 10 nella sala Trulli della Cgil Puglia durante l’iniziativa che pone l’attenzione su reti, infrastrutture e processi innovativi al servizio delle pubbliche amministrazioni, delle aziende e dei cittadini. Si tratta di temi e interventi, spiega il segretario della Cgil Puglia Pino Gesmundo, che necessitano di una contrattazione territoriale che eviti polarizzazioni ma che piuttosto serva a promuovere uno sviluppo che risponda ai bisogni sociali di connettività ma anche di sicurezza per i cittadini.
Le pubbliche amministrazioni devono poter erogare servizi digitali che sostengano la sanità, l’istruzione e la governance locale affinché si abbia una partecipazione civica diffusa per costruire un ambiente sostenibile. Potenziando le competenze e sostenendo processi produttivi innovativi come Industria 4.0, si rafforza il settore industriale e manifatturiero rispettando salute di cittadini e lavoratori.
L’infrastrutturazione delle reti insieme alla formazione, dichiara Nicola Di Ceglie, segretario nazionale Slc Cgil, sono elementi necessari per rispondere al consolidamento del settore e per questo inseriti nel piano “iniziative per il rilancio – Italia 2020 – 2022”. Si tratta di fenomeni più marcati nel Mezzogiorno che rendono più competitivo e attrattivo il territorio e mettono le imprese nelle condizioni di poter investire in innovazione, garantendo occupazione nell’information technology come nelle telecomunicazioni.
Il segretario generale della Funzione pubblica della Cgil Puglia Domenico Ficco sottolinea il valore del lavoro pubblico e la necessità di ricorrere ad un piano straordinario di assunzioni per l’innovazione di tutti i settori della pubblica amministrazione al fine di rendere servizi più efficienti ai cittadini che si traducono in diritti costituzionali quali salute, sicurezza e welfare.