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"Stamattina abbiamo avuto un incontro positivo col presidente della Conferenza delle regioni, Stefano Bonaccini, a cui abbiamo consegnato le nostre preoccupazioni e formulato le nostre osservazioni, già evidenziate al ministero della Pa, sul disegno di riforma delle pubbliche amministrazioni, recentemente presentato dal governo". È quanto affermano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, in merito all'incontro avuto oggi con il presidente Bonaccini.
La Conferenza delle regioni, affermano i sindacalisti, "ci ha dato disponibilità al confronto sull'articolato del disegno di legge, in modo da seguirne l'iter, condividendo la necessità che gli interventi previsti siano realmente efficaci e finalizzati al miglioramento delle pubbliche amministrazione. In particolare, il confronto si è soffermato sul riordino delle norme che riguardano la dirigenza, le procedure concorsuali, la valutazione, il rapporto tra la contrattazione collettiva e la legge".
Nel dettaglio, rilevano i tre dirigenti sindacali, "abbiamo chiesto alle Regioni di sensibilizzare il ministro Giulia Bongiorno sul tema delle assunzioni nelle amministrazioni pubbliche, relativamente alle ricadute che rischiano di avere i provvedimenti contenuti nella legge di bilancio, nel ddl concretezza e ddl semplificazioni".
"Il risultato di questo insieme di provvedimenti – fanno sapere i sindacalisti – "determina un ritardo nelle assunzioni che sarebbe necessario fare, non solo per garantire il turn over, ma anche per potenziare servizi strategici, determinando incertezza, sia per chi ha già effettuato un concorso e vede decadere la sua graduatoria sia per le amministrazioni che, in particolare in alcune aree come la sanità, si troveranno nella necessità di fare un concorso ogni sei mesi".
I segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sottolineano la necessità che "una modalità di confronto permanente e di riscontro sul merito, che abbiamo consolidato col sistema delle regioni, sia estesa anche al governo. La pa è un sistema complesso e articolato, che ha molte specificità e dovrebbe sempre vedere cooperazione tra livelli istituzionali e parti sociali. Sarebbe un'innovazione importante, quella di realizzare un confronto trilaterale fra governo, regioni e organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori delle amministrazioni pubbliche".
Infine, sui contratti pubblici, proseguono i tre esponenti sindacali, "abbiamo informato il presidente della Conferenza delle regioni che, anche alla luce della sostanziale fase di stallo delle relazioni con l'Aran, sia sulla dirigenza che sulle commissioni paritetiche per l'ordinamento, il 21 febbraio sono convocati gli esecutivi unitari a Roma, dove si terrà anche un presidio di pomeriggio presso l'Aran, come tappe della mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil di categoria su assunzioni, contratti e investimenti di risorse per potenziare e migliorare i servizi pubblici".