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“A Napoli il 25 aprile è sinonimo di pace, libertà ma anche di speranza per il mondo del lavoro”. Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo questa mattina a Radio Crc. Cgil, Cisl e Uil regionali partecipano alle celebrazioni per il 78° anniversario della Liberazione del nazifascismo, prima a Posillipo e poi in piazza Carità dinanzi al monumento a Salvo D’Acquisto. “Con questo governo – ha detto Ricci – che vuole riscrivere la Storia, dovremmo celebrare i valori del 25 aprile ogni giorno, per ricordare i valori antifascisti della nostra Costituzione”.
L’impegno del sindacato è anche rivolto ai prossimi appuntamenti: il 1° maggio in piazza Mercato a Napoli e l’ultima delle tre manifestazioni interregionali promosse da Cgil, Cisl e Uil, che si concluderanno il 20 maggio alla Rotonda Diaz con la presenza dei tre segretari generali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. “La scelta del governo di tenere un Consiglio dei ministri il 1° maggio per approvare un decreto sul lavoro è pura provocazione” ha sostenuto Ricci.
“Con Cisl e Uil abbiamo avviato una mobilitazione unitaria per dire al Paese reale che ci sono salari e pensioni che non reggono aumenti e inflazione, che c’è un fisco che tassa il lavoro al 40 per cento e che su 40 milioni di lavoratrici e lavoratori il 90 per cento è costituito da lavoro dipendente e pensionati. E poi lamentiamo una sanità che non funziona e che, con il progetto di Autonomia differenziata di questo governo, rischia di creare ancora di più disuguaglianze tra il sud e il nord del Paese. Il Mezzogiorno deve riscattarsi – ha concluso Ricci – e non è un caso che chiuderemo a Napoli questo ciclo di tre manifestazioni perché lanciare un segnale forte all'esecutivo”.