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Slc Cgil punta gli occhi su quanto sta avvenendo in queste ore dopo la diffusione della notizia secondo la quale il governo ha dato il via libera all'azione che dovrà intraprendere Cassa depositi e prestiti per giungere alla firma del memorandum of understanding con Telecom per il varo della società unica della rete a banda larga. "Ci sembra si stia andando nella direzione che più si avvicina all'interesse del Paese - afferma Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil, responsabile dell'area telecomunicazioni - perché si riconosce l'urgenza di operare su processi di ammodernamento delle reti, superando le duplicazioni e riconoscendo che il ruolo di Tim è importante, come del resto già accaduto in altri Paesi europei".
Il sindacato attende di conoscere al più presto e nel dettaglio il piano e ritiene necessaria "la convocazione dei sindacati da parte delle istituzioni". Già nei giorni scorsi i sindacati avevano unitariamente inviato una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ricordando che "il ballo ci sono circa 100 mila lavoratori". "Monitoreremo con grande attenzione - prosegue quindi Saccone - gli effetti di questi processi sugli assetti aziendali di Tim e, più in generale, sull'occupazione di tutto il settore. Ci auguriamo inoltre che il governo apra in queste ore un tavolo nel quale tutti i soggetti, anche i rappresentanti dei lavoratori, possano riconoscersi nella bontà di un processo che è nelle condizioni di portare il Paese a migliorare le proprie condizioni in termini di digitalizzazione, che in questo momento non è certo il migliore".
Per Slc Cgil quanto sta avvenendo in queste ore deve essere fatto "non a favore di un'azienda o contro altre, perché la scelta della liberalizzazione in questo settore è da continuare a coltivare, ma nell'interesse del Paese. Per fare ciò occorre che tutti siano ingaggiati e ci aspettiamo che in questo processo siano coinvolte anche le autorità di controllo, principali garanti di tutti i soggetti in campo".