"Secondo l’Ania, negli ultimi sette anni (da marzo 2012 a giugno 2019) il prezzo medio della rc auto sarebbe sceso del 28,6%. Un dato decisamente lontano dalla realtà che emerge dalle nostre rilevazioni: per il monitoraggio dell’Onf (osservatorio nazionale Federconsumatori, che da oltre dieci anni rileva annualmente i costi delle polizze rc auto nelle principali città italiane (sia nei piccoli che nei grandi centri), dal 2013 al 2019 l’aumento è stato di 134,45 euro annui, pari al +23,7%". Così la Federconsumatori in una nota.
"La relazione dell’Ania indica come si sia ridotto il differenziale tra le polizze italiane e la media europea. A livello nazionale, invece, ci risultano ancora importanti differenze nelle polizze: basti pensare che i costi applicati al Nord sono meno cari del 51% rispetto a quelli del Sud; mentre quelli del Centro sono meno cari rispetto al Sud del 32%. In alcune realtà, il premio è così alto da rendere improbabile l’effettiva assicurabilità", prosegue il comunicato.
"Apprezziamo, in tal senso, la volontà del governo di adottare provvedimenti tesi a calmierare le tariffe, specialmente nelle aree dove ancora si pagano polizze estremamente onerose e sproporzionate rispetto alla media nazionale. La soluzione ottimale per risolvere tale problema non è però, a nostro avviso, l’adozione del premio base uniforme. Con la tariffa base unica, infatti, si opererebbe solo una redistribuzione del rischio senza premiare l’automobilista virtuoso. Invece, per abbassare le polizze è necessario dare maggior rilevanza alla premialità dei comportamenti corretti: in questo modo, si avrebbe il doppio vantaggio di far abbassare le tariffe e aumentare la sicurezza sulle strade. Inoltre, è fondamentale calmierare le polizze per contrastare il fenomeno della cricolazione di vetture prive di copertura", conclude Federconsumatori.