"Un monitoraggio dei servizi pubblici erogati ai cittadini da Roma Capitale è l'oggetto dell'indagine realizzata e promossa dalla Cgil di Roma e del Lazio e da Federconsumatori Lazio. A partire da oggi questa pubblicazione avrà cadenza annuale". Così, in un comunicato, la Cgil di Roma e del Lazio
 
"L’obiettivo - continua la nota - è di mettere in correlazione il livello di qualità percepito dai cittadini con la qualità e lo stato di salute dell’organizzazione del lavoro all'interno delle aziende partecipate e sulla base dei risultati promuovere un dibattito che abbia lo scopo di migliorare entrambe gli aspetti, evidenziando, qualora se ne dovessero scoprire, limiti ed eccellenze. L’analisi è stata condotta nel periodo che va dal 9 al 21 dicembre 2020, su un campione di 685 cittadini dai 15 ai 90 anni così composto: 428 donne, 237 uomini, 27 studenti, 54 senza occupazione, 484 occupati, 20 pensionati.
 
Il livello dei servizi è considerato generalmente insufficiente con un voto di 5,1. Il giudizio sulla qualità della vita a Roma è particolarmente severo: il 52% degli intervistati lo considera insufficiente o pessimo. Alcuni settori riescono a strappare la sufficienza, ad esempio l’offerta culturale, l’acqua pubblica o, per chi ne usufruisce, gli asili nido, le farmacie e i servizi sociali. Un giudizio negativo, se non pessimo, è stato espresso invece su altri servizi molto importanti, come il trasporto pubblico locale e la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti"..