"C'è bisogno di fraternità. e non soltanto con chi la pensa come noi, perché fraternità è capacità di dialogo, di costruire ponti". Questo il nocciolo dell'intervento del nuovo presidente della Cei, Matteo Zuppi, pronunciato come ospite di Futura2020 della Cgil nell'edizione del 2020 al Brancaccio di Roma.
In quell'occasione Zuppi citò il primo viaggio di papa Francesco tra i migranti a Lampedusa, quando disse "noi rischiamo di essere degli spettatori in una bolla di sapone. In realtà noi siamo sulla stessa barca, e se qualcuno non c'è, vuol dire che l'abbiamo buttato fuori noi, vuol dire che ci lasciamo dietro qualcuno".
Perché "quello che succede in mezzo al mare, una mamma che ha perso il suo bambino, riguarda anche noi". Servono dunque "scelte vere", "dialogo" mentre al contrario, sempre citando Francesco, "quando si dice si salvi chi può, neanche più prima le donne e i bambini, si finisce tutti contro tutti". Parole ancora vere oggi, sempre più necessarie in uno scenario di guerra come quello attuale.