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“Sarebbe ora di finirla di utilizzare le Province per mera propaganda elettorale. Smettiamola con le strumentalizzazioni che da anni investono questi enti e diamo certezze ai cittadini, che rivendicano servizi adeguati, e alle lavoratrici e ai lavoratori, che meritano rispetto”. È la posizione assunta dalla Funzione pubblica in merito allo scontro sulle Province, esploso nelle ultime ore all’interno della maggioranza di governo.
Il M5s vuole abolire le province, la Lega cancellarne l'abolizione, o meglio la riduzione prevista dal disegno di legge Delrio approvato nel 2014. Su questo ennesimo terreno di scontro è andato in scena un duro botta e risposta a distanza tra i due vicepremier, Salvini e Di Maio.
Per la Fp Cgil, “invece di usare questo argomento, dandolo in pasto al tritacarne mediatico, il governo dovrebbe impegnarsi a trovare le risorse necessarie per consentire agli enti di chiudere i loro bilanci”.
La Funzione pubblica ricorda come “i prelievi forzosi applicati alle casse delle province, pari a oltre 4,3 miliardi dal 2013 a oggi, hanno prodotto una situazione di dissesto generalizzato, producendo danni ingenti sui lavoratori e sui cittadini”.
Servizi come, ad esempio, la manutenzione di strade e scuole in molte realtà non sono da tempo erogati, “per non parlare poi del mancato pagamento di stipendi, così come di tantissimi enti in situazione di vero e proprio dissesto, vedi il caso delle province siciliane”. “È ora di smetterla di speculare su questi enti – conclude il sindacato – e di cominciare a dare risposte e certezze ai cittadini e ai lavoratori”.