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“Abbiamo apprezzato molto che il primo segnale del nuovo ministro per il Sud, venendo in Sicilia, sia stato rivolgere grande attenzione al mondo del lavoro siciliano, recandosi come primo suo atto a rendere omaggio, con noi accanto, ai lavoratori uccisi nella strage di Portella della Ginestra”. Lo affermano, in una nota, il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario nazionale Nino Baseotto.
Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano stamattina, unitamente al gruppo dirigente della Cgil, si è recato in visita a Portella e ha deposto un mazzo di fiori davanti al sasso di Barbato, la stele che ricorda l'eccidio del 1° maggio 1947, davanti alla quale si è inginocchiato.
“Una visita che, benché informale, ha un significato importante perché è il segno che il ministro e il nuovo governo intendono impegnarsi sul versante del lavoro e della lotta alla mafia. È stata anche l'occasione – aggiungono Mannino, Campo e Baseotto – per parlare della difficile condizione economica e sociale della Sicilia. E per fare il primo punto sulle nostre principali vertenze strategiche, da quelle di Blutec e Almaviva alla situazione dei poli industriali di Gela e Siracusa".
"Abbiamo anche chiesto – proseguono – il massimo impegno per affrontare la disastrosa condizione delle infrastrutture dell'Isola e illustrato i punti salienti del nostro piano del lavoro per il rilancio della Sicilia. Il ministro ha mostrato grande interesse e si è reso disponibile ad avviare un'interlocuzione con il sindacato, che auspichiamo sia fattiva e produttiva, per lo sviluppo della Regione, con particolare attenzione alla condizione del mondo giovanile”.