In questi anni caratterizzati dal dominio rappresentato dalla forza comunicativa dell’immagine-video, la presenza di una realtà come il Premio Marco Rossi, rivolto a programmi, servizi, reportage e documentari realizzati in forma sonora e riguardanti il mondo del lavoro, costituisce un unicum nel variegato mondo dell’informazione contemporanea. Dedicato a Marco Rossi, giornalista prematuramente scomparso dopo anni di impegno professionale, non  solo radiofonico, su temi sociali e civili, il premio ha raggiunto il traguardo della decima edizione, dopo aver superato non poche difficoltà e rinnovando ogni volta la sua proposta ai tanti partecipanti che nel corso del tempo si sono succeduti, divenendo così un archivio di settore ricchissimo di materiali. La giuria, composta da esperti di diverse testate, è presieduta dal direttore di Radio3 Rai Marino Sinibaldi, al quale abbiamo rivolto alcune domande.

Che significato ha arrivare alla decima edizione di un premio come questo?

Credo sia significativa l’esistenza e la resistenza di questo premio, perché segnala un tema difficile, e il lavoro spesso oscuro e misconosciuto di chi se ne occupa alla radio. Negli anni abbiamo visto cambiare tante cose – linguaggi, tecnologie, destinatari – ma soprattutto abbiamo premiato la capacità di raccontare le trasformazioni del lavoro. Una questione non di poco conto.

Il premio si rivolge a coloro che realizzano materiale sonoro attraverso varie forme, non ultima il podcast, privilegiando comunque lo strumento radiofonico…

Per noi la radio si conferma il mezzo più agile per documentare i cambiamenti, anche quelli più lenti o meno visibili, meno vistosi. Se poi posso aggiungere un elemento personale, che coinvolge l’intera giuria e l’organizzazione del premio, ci commuove poter continuare a ricordare un nostro compagno di lavoro scomparso troppo presto.

Questa edizione sarà particolare non soltanto per essere la decima, ma anche per il momento che stiamo vivendo. Quale ruolo assume l’informazione in questo periodo così delicato?  

Naturalmente la sfida è ancora più ardua, visti gli sconvolgimenti rapidi e ancora in larga parte imprevedibili che la pandemia ha comportato anche nel mondo del lavoro. Però penso che proprio la capacità dimostrata in questi anni in cui il lavoro è già così radicalmente mutato ci consentirà di misurarsi anche con questo shock.

Come vi state preparando all’appuntamento?

Il bando scade tra poche settimane, vedremo quale sarà la risposta dei partecipanti, per ora confortante, e invitiamo chi abbia materiale sonoro inerente il mondo del lavoro a candidarsi Poi, come di consueto, ci sarà la serata conclusiva che decreterà il vincitore, quest’anno previsto per un’unica categoria. Avvertiamo un’atmosfera speciale rispetto gli altri anni, non potrebbe essere altrimenti.

----------------
Per partecipare al Premio gli autori possono inviare i materiali proposti all'indirizzo mail premiomarcorossi@gmail.com. Le opere dovranno essere accompagnate da credits (data e luogo di realizzazione o messa in onda, titolo, autore/i, produzione, durata, abstract).