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“Il Pnrr doveva servire ad accelerare la realizzazione di opere importanti come la tratta ferroviaria Palermo-Catania, in precedenza finanziata con l'accordo di programma, e ora si fa marcia indietro, sottraendo i finanziamenti di alcune tratte”. A dirlo è il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino, a proposito della rimodulazione del Pnrr e dei tagli sulle ferrovie.
“Anche in questo caso il presidente della Regione starà a guardare? Aspettiamo di sapere come si recupereranno queste risorse, per superare uno dei gap infrastrutturali della Sicilia”, prosegue l’esponente sindacale: “In questi giorni in cui si parla tanto di ponte sullo Stretto, i tagli sulle ferrovie sembrano ancora più un paradosso”.
Per Mannino “dietro scelte così irragionevoli e contraddittorie non c'è certo l'interesse della Sicilia. Riterremmo irresponsabile un coinvolgimento finanziario della Regione per il ponte sullo Stretto, quando è ormai chiaro che nei piani del governo nazionale non esiste il salto di qualità delle infrastrutture interne della regione: ferroviarie, stradali, autostradali. Il ponte, in questo contesto, più che un salto nel futuro sembra un salto nel vuoto. E l'atteggiamento acquiescente della Regione continuerà a determinare danni per la Sicilia”.