Da una denuncia all’altra, con questo governo, ci vuole poco. La toppa non sarà peggiore del buco stavolta, ma è davvero troppo tardiva. Dopo aver sbugiardato l’esecutivo sul pasticcio delle aliquote Irpef che rischiava di tradursi in un esborso cospicuo per i contribuenti – altro che taglio delle tasse –, il consorzio nazionale dei centri di assistenza fiscale del Quadrato rosso avvisa tutti: l’emendamento del governo non arriverà prima del 20 aprile. Una brutta sorpresa nell’uovo di Pasqua, visto che la campagna fiscale parte oggi ufficialmente.

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“Come sempre ci penseremo noi – ha rassicurato la presidentessa dei Caaf Cgil, Monica Iviglia –. I nostri uffici sono già pronti. Siamo già in grado di procedere con la campagna fiscale, ci siamo organizzati per fare in modo che l’effetto della mala gestione del governo non ricada sui cittadini. Gli utenti che sceglieranno i nostri Caaf dovranno presentarsi una sola volta, li metteremo in grado di fare la denuncia dei redditi correttamente, senza perdere tempo né soldi”.

“Ciò non toglie – sottolinea Monica Iviglia – che il governo avrebbe dovuto varare un decreto legge venerdì scorso, dopo la pessima figura rimediata che solo grazie alla Cgil non ha avuto effetti concreti sulle tasche dei cittadini. Se avesse proceduto venerdì scorso, in tre o quattro giorni ci sarebbero arrivate le indicazioni della Agenzia delle Entrate e tutto questo pasticcio si sarebbe risolto in tempi brevi”.

Così invece "dovremo attendere probabilmente la fine di aprile o chissà per avere tutti gli elementi che ci servono per chiudere. Ma ci siamo attrezzati per non costringere i cittadini a pagare per l’errore del governo e non li faremo tornare a più riprese. Rassicuro tutti: chi ha già preso appuntamento ai nostri Caaf o chi lo vuol prendere in questo mese, non avrà alcun danno e alcun ritardo né sarà costretto a ripresentarsi. Venendo alla Cgil potranno stare tranquilli”.

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Sulla vicenda nelle ultime ore è intervenuto anche il segretario generale del sindacato di Corso Italia, Maurizio Landini, che ha spiegato sui social della Cgil nazionale: “Gli italiani risparmieranno fino a 260 euro all’anno. Grazie alla denuncia della Cgil, 28 milioni di lavoratori e pensionati non pagheranno acconti Irpef non dovuti. Anche a questo serve la Cgil”.