“Un traguardo importante, una giornata significativa per la città, un momento che aspettavamo da tanto tempo, e diamo atto all’amministrazione di aver portato a termine un’opera di non facile realizzazione, grazie anche alla pazienza dei fiorentini per i lavori. Ora non fermiamoci qui: si affronti il tema dell’ampliamento della tramvia verso le direttrici utili a spostare le persone che si muovono per lavorare e per sostenere un sistema di sviluppo basato sul trasporto collettivo pubblico su rotaia che garantisce la qualità degli spostamenti”: così Paola Galgani, segretaria generale della Cgil Firenze, che stamani ha partecipato all’inaugurazione della nuova linea della tramvia.
Ha aggiunto la dirigente sindacale: “Abbiamo apprezzato molto il fatto che abbiano preso parola, nella cerimonia, una lavoratrice che farà l’autista del tram - quella di Ines è una splendida storia di emancipazione - e un operaio edile che ha lavorato per realizzare il sistema tramviario: è anche grazie a loro, se oggi Firenze è più moderna ed ecologica. Così come abbiamo apprezzato molto la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - è stato un onore -, che ringraziamo per l’attenzione alla città, e anche del ministro Toninelli: a quest’ultimo però, sempre in tema di infrastrutture, diciamo che il sottoattraversamento dell’alta velocità di Firenze va realizzato non per far risparmiare tempo a chi prende i treni veloci, ma perché permette di liberare i binari di superficie e aumentare i treni regionali e metropolitani, quelli dei pendolari e di chi lavora: servono treni ogni dieci minuti dal Valdarno, da Sesto, da Empoli, dal Mugello. È un’opera che serve al popolo, più che all’élite, tanto per citare una formula di moda in questo periodo. Conosciamo bene le difficoltà e i problemi che sono sorti in questi anni, ma fermare un’infrastruttura già iniziata sarebbe un autogol. La cura del ferro, tramvia e Tav va sostenuta con forza per Firenze”.