Oggi più che mai c’è bisogno di “resistere”: lo richiede la virata xenofoba che sta assumendo la politica nazionale che impone una discesa in campo dei “partigiani di oggi”. Questo è lo spirito che accompagna l’apertura di una nuova sezione dell’Anpi ad Andria, presso la sede della Camera del lavoro di piazza Giuseppe Di Vittorio. L’inaugurazione di terrà il 4 marzo alle ore 17 in una serata che sarà dedicata a “Le donne della Resistenza”, una storia per troppo tempo taciuta e che, in prossimità dell’8 marzo, non può essere non ricordata. Le donne hanno avuto un ruolo fondamentale per la Liberazione, in modo diverso rispetto agli uomini ma altrettanto importante, si pensi alle staffette partigiane, veri e propri angeli custodi dei combattenti.
All’inaugurazione interverranno Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat, Gemma De Chirico, presidentessa incaricata della costituenda sezione comunale Anpi di Andria, che terrà una relazione sul tema “Le donne della Resistenza” e Roberto Tarantino, presidente Anpi Bat, che terrà una relazione sul tema “La Resistenza taciuta. Nel corso della serata sarà proiettato il documentario di Alessia Proietti “Bandite” sulle donne che dal 1943 al 1945 hanno combattuto nelle formazioni partigiane, rivoluzionando il loro ruolo tradizionale e divenendo protagoniste della storia.
“Non possiamo non condividere la battaglia dell’Anpi soprattutto rileggendola alla luce delle cose che stanno succedendo oggi, una su tutte è il Decreto sicurezza che altro non fa che generare solo un clima di odio e di razzismo affrontando temi molto delicati con un lessico che mira a parlare alla pancia della gente. Non per altro, anche con l’Anpi, abbiamo dato vita al coordinamento per i diritti umani nella Bat perché sentiamo l’esigenza di comunicare un’altra verità, quella dell’accoglienza e della solidarietà oltre che del rispetto della Costituzione. Ecco perché ospitiamo con piacere l’Anpi nella nostra Camera del lavoro di Andria”, commenta Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
“Aprire una nuova sezione dell’Anpi per noi significa affermare ancora oggi come i valori che alimentarono l’avversione al fascismo e l’ardore manifestato dai resistenti per liberare l’Italia dall’occupante nazista, facciano parte integrante della cultura politica e civile del nostro territorio. Si vuole altresì confermare come, ancora oggi, quei valori universali, ancorché siano ancora fortemente validi, sono minacciati dall’alimentarsi in Italia e in Europa, di nuovi rigurgiti di intolleranze, nazionalismi e nuove forme di fascismo che giungono a minare le fondamenta del vivere civile e democratico come lo abbiamo conosciuto negli oltre settanta anni della Repubblica Italiana. Contro ogni forma di discriminazione sociale, politica, religiosa, etnica e razziale, l’Anpi vuole riaffermare i valori di solidarietà, di impegno civile e democratico che hanno sempre contraddistinto la nostra comunità. Per questo l’appello a tutti coloro che si riconoscono nei valori della libertà, della giustizia, della pace, della solidarietà, dell’integrazione solidale di tutti gli esseri umani, ad aderire all’Associazione”, conclude il presidente dell’Anpi Bat, Roberto Tarantino.
Dall’Articolo 23 dello Statuto Anpi: “Possono essere ammessi come soci coloro che, condividendo il patrimonio ideale, i valori e le finalità dell’ANPI, intendono contribuire, in qualità di antifascisti, con il proprio impegno concreto alla realizzazione e alla continuità nel tempo degli scopi associativi, con il fine di conservare, tutelare e diffondere la conoscenza delle vicende e dei valori che la Resistenza, con la lotta e con l’impegno civile e democratico, ha consegnato alle nuove generazioni, come elemento fondante della Repubblica, della Costituzione e della Unione Europea e come patrimonio essenziale della memoria del Paese”.