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Oltre quindicimila le persone che che oggi a Messina hanno manifestato contro la realizzazione del Ponte dello Stretto. Un corteo lunghissimo a cui hanno aderito un variegato coordinamento di comitati, associazioni, partiti, sindacati, oltre cento sigle da tutta Italia. In testa al corteo uno striscione con scritto "Lo Stretto non si tocca".
Presente anche la Cgil con Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia, e Pino Gesmundo segretario confederale, che ha sottolineato come l’opera “non sia prioritaria anzi inutile e che rappresentata un enorme spreco di risorse pubbliche”. Per il sindacalista “straordinario e determinate è risultato il protagonismo della Cgil presente a tutti i livelli insieme a tante associazioni. Si spendano con oculatezza le risorse disponibili del Pnrr, le risorse comunitarie e nazionali, perché servono infrastrutture e vere politiche di sviluppo che valorizzino e non violino le vocazioni territoriali e gli interessi delle comunità locali”.
Il governo, prosegue Gesmundo, “investa sul Mezzogiorno per creare progresso e buona occupazione attivando un vero confronto democratico”. Alla manifestazione ha partecipato anche l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano: “È un’opera che è evidente attirerà gli interessi dei grandi capitali e quando ci sono queste concentrazioni di economie spesso si interessano anche le mafie per il controllo dei lavori pubblici”.