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Tre morti in poche ore. Tre lavoratori che a Napoli, a Pietrasanta, a Castiglion Fiorentino, sono usciti di casa stamani, hanno salutato moglie e figli per andare al lavoro. E non sono più tornati. Una giornata orribile per tre famiglie, ma anche per un Paese intero, che davvero non più sopportare questa strage quotidiana, silenziosa, inaccettabile.
La prima vittima è Luigi Mancuso, 58 anni, dipendente della società Icm per conto di Metropolitana di Napoli. L’incidente mortale è avvenuto nel cantiere della linea 1 della metro, nel tratto compreso tra il Centro direzionale e Capodichino. La vittima lascia due figli e la moglie. Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato ritrovato dai colleghi nel fossato della banchina dei treni nei pressi della Stazione Tribunali, presumibilmente in seguito a una caduta rovinosa.
“Non possiamo chiamarle 'disgrazie', è urgente rimettere mano alla legislazione nazionale sul lavoro, introducendo il reato di 'omicidio colposo”, commenta amaramente il segretario generale della Fillea Cgil partenopea Giovanni Passaro, chiedendo la riapertura di “una stagione contrattuale che recuperi un maggiore potere di controllo e contrattazione sull'organizzazione nei luoghi di lavoro”
La seconda vittima è un operaio di 44 anni, la cui identità non è ancora stata resa nota. L’incidente mortale è avvenuto all’interno di un'azienda lapidea di Pietrasanta (Lucca), la “2 P Trading”, lungo la via Aurelia. Nell’incidente è rimasto coinvolto anche un secondo operaio. Da una prima ricostruzione, i due lavoratori stavano pulendo delle lastre di marmo appena tagliate quando i fermi hanno ceduto. Il 44enne è stato travolto ed è morto sul colpo, l'altro operaio invece è riuscito a spostarsi ed è rimasto ferito in modo lieve.
La terza vittima è un agricoltore di 73 anni, di identità ancora non divulgata. L’incidente mortale è avvenuto in un'azienda di Castiglion Fiorentino (Arezzo). L'uomo sarebbe caduto da un albero, da un'altezza di circa sei metri. I sanitari, arrivati prontamente sul posto, hanno effettuato tutte le operazioni per rianimare l'uomo, che al loro arrivo era incosciente, probabilmente in arresto cardiocircolatorio. Ma l'uomo non ha risposto alle manovre ed è deceduto. Per Tina Balì, segretaria nazionale della Flai Cgil "È veramente troppo lunga la lista di infortuni mortali o gravi che quotidianamente registriamo sui luoghi di lavoro, una strage continua che non si riesce ad arginare. Crediamo sia necessario intervenire a tutti i livelli, dai controlli, alla prevenzione, alla formazione, alle sanzioni per quelle aziende che non mettono in atto quanto stabilito da norme e leggi”.