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Ci sono anche tre lavoratori indiani iscritti alla Flai Cgil di Foggia, tra i volontari, membri dell’associazione Fratelli della Stazione, che la sera dell’11 settembre sono stati multati presso la stazione ferroviaria di Foggia mentre distribuivano coperte e viveri ai senzatetto. Secondo la polizia “erano privi di titolo di viaggio, né interessati al servizio ferroviario”.
Sukwinder, Kurdeer, Harpreet: questi i nomi dei volontari, rende noto la Flai, che spiega: “Solitamente, questi lavoratori, dopo una giornata di fatica nei campi, si recano in stazione per prestare aiuto ai senzatetto. Questa attività, rivolta agli svantaggiati, tra cui diversi italiani espulsi dalla società, rappresenta per loro un importante strumento di integrazione con il territorio”. Per questo motivo, rincara il sindacato che rappresenta i lavoratori dell’agroindustria, “quella di ieri sera è stata un’azione non tollerabile”. La Flai “esprime solidarietà a tutti volontari di Fratelli della Stazione e si impegna a sostenere la denuncia dell’accaduto presso le istituzioni del territorio.
Ma cosa è successo alla stazione di Foggia? In base alle ricostruzioni delle agenzie di stampa, i volontari (in tutto 7 persone) sono stati multati di 16,67 euro mentre portavano latte caldo, biscotti e coperte ai senza fissa dimora. La ragione: erano privi di titolo di viaggio. “Ieri sera io e altri nove volontari - racconta all’Ansa Emiliano Moccia - siamo entrati in stazione per incontrare chi ci aspetta ormai da 20 anni. Avevamo cioccolatini e latte caldo. Al primo binario vive da tempo una donna e, mentre le consegnavamo latte e viveri, due agenti Polfer hanno chiesto i documenti a tre nostri volontari". I volontari hanno tentato di spiegare cosa stessero facendo al primo binario, ma "siamo stati multati perché per portare latte caldo e coperte a chi vive in stazione non abbiamo fatto il biglietto". Poi i volontari sono stati accompagnati nella sede della Polfer e li sono stati multati di 16,67 euro, prosegue Moccia: "Hanno applicato quanto stabilito nel Dpr del 1980 dove tra l'altro l'importo dell'ammenda è ancora espresso in lire. In questo periodo si parla tanto di chiusura dei porti, ma qui in realta' si stanno chiudendo anche gli spazi della solidarietà”.
La denuncia è partita dalla stessa associazione, via Facebook, con il racconto di Valentina, una volontaria: "Doveva essere una normale serata di servizio in stazione. Oggi c'erano tanti volontari, ci si rivedeva dopo tanto tempo e pochi senza dimora. Siamo entrati in stazione come ogni sera, il solito giro per incontrare chi ci aspetta, siamo entrati come ogni sera per chiacchierare con chi, senza dimora, si ferma in stazione. Per portare le coperte visto che adesso la sera è più fresco e qualcuno ce le ha già chieste. E stasera siamo stati multati per essere in stazione senza titolo di viaggio". "Ci siamo chiesti se quello che ci stava accadendo fosse reale – prosegue la volontaria –, ci siamo guardati negli occhi, mi sembrava di essere all'improvviso in un documentario su Rai 3”. Su Fb compare anche la foto del verbale: 16,67 euro per ogni volontario perché "privo di titolo di viaggio, né interessato al servizio ferroviario per altra legittima ragione si introduceva arbitrariamente in ambito ferroviario (1° binario)".
A rendere meno incandescente il clima ha contribuito comunque una nota diffusa in giornata dal compartimento Polizia Ferroviaria per la Puglia, Basilicata e Molise, competente per la Sezione di Foggia, che afferma che le multe potrebbero essere annullate e che sono stati avviati tutti gli accertamenti per verificare quanto accaduto nello scalo dauno. Il dirigente del compartimento di Bari incontrerà i responsabili dell'associazione foggiana per far sì che in futuro tutti possano operare al meglio. Le multe potrebbero essere già annullate immediatamente dopo l'incontro.
(aggiornato alle 17.35)