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Confermato alla presidenza di Federconsumatori Michele Carrus, al termine della tre giorni di congresso nazionale “Facciamo la differenza” che si è concluso oggi a Rimini. Un appuntamento, il IX per l’associazione, che ha voluto fare il punto della situazione del consumerismo in Italia, delle opportunità e delle prospettive future, e ha analizzato il delicato ruolo svolto dalle organizzazioni di difesa dei cittadini in una società sempre più spaccata dalle disuguaglianze.
Punto di partenza del dibattito congressuale, che ha toccato i numerosi temi che riguardano le famiglie italiane e ha visto la partecipazione del segretario generale della Cgil Maurizio Landini, la nuova fiammata dell’inflazione, con i calcoli dell’osservatorio nazionale dell’associazione sulla maggiore spesa annua: 2.574 euro in pratica due mensilità di salario. “Gli stipendi e le pensioni, che per oltre metà degli italiani non raggiungono rispettivamente i 1.500 e i 1.000 euro al mese, ne risultano falcidiati – afferma Carrus -. Questa situazione ha già prodotto un cambiamento nelle abitudini e, anzitutto, un drastico calo degli acquisti di quasi 6 punti percentuali, mentre sempre più persone si orientano verso prodotti di minor valore”.
Per fare fronte a questi e altri problemi stringenti per i cittadini, Federconsumatori intende mettere in campo energie, costruire solide alleanze, conquistare indispensabili spazi di interlocuzione istituzionale, perché nel quadro indebolito del consumerismo nessuno oggi è in grado da solo di coprire il suo intero spazio di azione e di rappresentanza.
“È davvero ampio il settore dei nostri interessi e delle attività che possiamo svolgere come comunità di persone che si riconoscono negli stessi valori e finalità di solidarietà sociale e progresso collettivo, attraverso la leva dei diritti di cittadinanza – dice ancora Carrus -. Federconsumatori è questo: un vero corpo collettivo di donne e di uomini che ambiscono a essere protagonisti e non spettatori dei cambiamenti nel tempo che stiamo vivendo, cercando di orientarne il corso e la traiettoria. Non credo che sia un programma troppo ambizioso, ma vola basso chi non si propone obiettivi elevati”.