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L'improvvisa chiusura di Mercatone Uno con la dichiarazione di fallimento avvenuta giovedì 23 maggio e il licenziamento via whatsapp di 1800 lavoratori, ha danneggiato pesantemente anche i cittadini che hanno acquistato mobili presso l’azienda fallita e che ora si trovano senza i soldi spesi e senza i beni acquistati. "Molti di loro - scrive in una nota la Federconsumatori di Parma - hanno attivato finanziamenti per far fronte agli acquisti effettuati e ora stanno pagando le rate per merci che non sono mai state loro consegnate. Sono moltissimi i cittadini in queste condizioni che si stanno rivolgendo agli sportelli Federconsumatori in queste ore".
Per l'associazione è "doveroso" che il ministero si occupi anche di loro e trovi "una soluzione equa che consenta ai cittadini di entrare in possesso dei beni acquistati o di ottenere la restituzione di quanto speso". In attesa che il Mise raggiunga un accordo in tal senso, Federconsumatori consiglia a tutti gli utenti coinvolti di effettuare "l’insinuazione al passivo entro e non oltre il 20 settembre 2019". "Siamo a disposizione per fornire informazioni e assistenza ai clienti della catena fallita", conclude l'associazione.