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"Quello che è accaduto a Massimo Vallati, anima del Campo dei miracoli a Corviale, fatto oggetto di un pesante atto intimidatorio, dimostra come in quel territorio ci sia bisogno di più Stato, più presenza dei servizi pubblici, più legalità". È quanto si legge in una nota diffusa dalla Cgil Roma Centro Ovest Litoranea.
Sabato notte, lo scorso 14 settembre, l'auto di Massimo Vallati è stata data alle fiamme. A denunciarlo lui stesso sul proprio profilo social: "La cultura della giustizia fa veramente paura – ha scritto -. Sappiamo chi è stato, sappiamo la sofferenza e il dolore che attanaglia i loro cuori, cresciuti in casa e fuori in ambienti tossici e degradati, vi perdoniamo ma pentitevi perché sappiamo che sapete fare azioni molto più dignitose e belle di queste".
La Camera del lavoro di Roma Centro Ovest Litoranea ha espresso solidarietà e vicinanza al fondatore di Calciosociale, che - si legge nel comunicato - "non può essere lasciato solo". "La Cgil, insieme allo Spi, il sindacato dei pensionati - si legge - è presente a Corviale con una propria sede ed è impegnata nell'offrire un punto di riferimento e di ascolto per i cittadini attraverso i propri servizi oltre a svolgere contrattazione territoriale e sociale".
"Creare un'alternativa di vita ai ragazzi di Corviale ha reso Massimo Vallati un obiettivo - sottolinea la nota - per averli sottratti all'attività criminale e aver offerto loro la possibilità di fare sport in un centro sportivo all'avanguardia, di socializzare, di confrontarsi e gettare le condizioni per un futuro diverso".
"Occorre però molto di più che la buona volontà e la strenua presenza dei volontari di associazioni e sindacato", prosegue il comunicato. "Occorre che le istituzioni nazionali e locali investano concretamente sulle periferie e su questo territorio in particolare. È necessario che si intensifichino i presidi di legalità, che vengano spesi utilmente i fondi del Pnrr a partire dall’offerta sanitaria. Il Giubileo - conclude - deve essere un'occasione per l’intera città, periferie comprese".