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"Massimo D'Antona è uno di noi, un amico, un punto di riferimento. Dava risposte indicando un orizzonte. Un innovatore profondo, ma mai tentato dal determinismo conclamato da chi cancella i diritti e la dignità del mondo del lavoro''. A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, partecipando alla commemorazione di Massimo D'Antona a vent'anni dalla sua tragica scomparsa, nell'intitolazione dell'Aula XIII di Scienze politiche dell'università La Sapienza di Roma, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
''L'atto di dedicare un'aula a Massimo D'Antona è significativo del fatto che siamo di fronte non solo a una ricorrenza, ma a una persona che ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro Paese", spiega Landini, rimarcando che "D'Antona ci ricorda che l'applicazione della nostra Costituzione è il legame tra il diritto del lavoro e i diritti di cittadinanza". Per il segretario generale Cgil, in materia "di articolo 18 è lecito affermare che fu proprio lui a comprendere, e lo scrisse, che la tutela reintegratoria correttamente intesa è l'unica vera tutela per il lavoratore''.
"D'Antona è stato un giurista sensibile, colto e raffinato, con il tono pacato. Si potrebbe dire che la sua figura somiglia a quella del progettista costruttore di ponti, non di muri", prosegue l'esponente sindacale: "Oggi sentiamo la necessità che il suo messaggio non venga travolto da voci indistinte. Fu ucciso proprio nel giorno dello Statuto dei lavoratori. Per questo la Cgil si schiera sempre contro il terrorismo e l'uso della violenza. Per questo siamo sempre più allarmati della violenza a Casal Bruciato, come quella dei toni utilizzati dalle destre''.
Il segretario generale della Cgil evidenzia anche come Massimo D'Antona abbia dato "un contributo fondamentale alla costruzione della Carta dei diritti, che abbiamo depositato in Parlamento, proprio là dove dice che i diritti dei lavoratori devono essere uguali e garantiti per tutti, a prescindere dal rapporto di lavoro che hanno, e che va promossa una legge sulla rappresentanza che costruisca un rapporto tra la contrattazione collettiva e l'esercizio di chi e come si rappresenta". In conclusione, Landini ha rilevato che la Cgil è presente "anche per ricordare il ruolo fondamentale e decisivo che il movimento sindacale ha dato alla lotta del terrorismo. Quel terrorismo balordo che ha portato via a noi il contributo prezioso di Massimo D'Antona''.