La Cgil Campania afferma la sua assoluta contrarietà “alle istanze retrograde e pericolosamente lesive della libertà e della dignità umana promosse dal congresso mondiale delle famiglie e aderisce alla mobilitazione di sabato 30 marzo a Verona”. Una manifestazione che è stata promossa da un folto e imponente schieramento di reti, associazioni, organizzazioni e sindacati in difesa dei diritti civili e della libertà di uomini e donne, a prescindere dall’orientamento sessuale e dal credo.
“Diritto all’autodeterminazione, unioni civili, divorzio, laicità dello Stato – afferma la Cgil Campania – sono alcune delle conquiste della modernità sul banco degli imputati del XIII World congress of families (Wcf), un consesso alimentato da esponenti della destra più radicale, fascista e retrograda. Esponenti di un ultraconservatorismo che vorrebbe rispedire alla storia il lungo percorso di conquista dei diritti civili, per l’emancipazione e l’autodeterminazione femminile, il rispetto di ogni orientamento sessuale, la lotta per la parità dentro e fuori i luoghi di lavoro”.
La Cgil Campania sarà in piazza a Verona e parteciperà alle iniziative promosse, a partire dall’incontro pubblico “Libere di scegliere”, che vedrà, tra gli altri, l’intervento di Susanna Camusso, e dal flash mob “Libere” per ribadire, con forza, che i princìpi di laicità e rispetto della libertà e dei diritti civili e umani sono il fondamento della democrazia e della modernità. “Reputiamo inammissibile – ribadisce la Cgil Campania – il sostanziale placet che il governo giallo-verde ha dato a una manifestazione profondamente eversiva come il Word congress of families, con la partecipazione di ministri quali Salvini, Bussetti, Fontana ed esponenti della politica nazionale. Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori, le giovani e i giovani studenti, disoccupati, precari, le migranti e i migranti, le pensionate e i pensionati a partecipare alla manifestazione di sabato e ad affermare con forza il proprio ‘no’ a ogni tentativo di rispedire il paese nel passato più retrivo”.