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Cinque morti e quattro dispersi. Riparte da questi numeri di vite spezzate la lunga cronaca del maltempo in Italia, diventata ormai bollettino di guerra a ogni temporale. Ovunque fiumi o torrenti esondano alle prime violente piogge stagionali, portandosi via tutto quello che trovano. Stavolta a pagare il conto più salato è la Toscana. Apprensione per l’Arno a Pisa, mentre in mattinata è passata l’onda di piena a Firenze.
Intorno al capoluogo i disastri sono cominciati ieri, 2 novembre, in tarda serata, quando è arrivata la notizia che il fiume Bisenzio era esondato a Campi, due passi appena da Prato.
Livelli di pioggia superiori all’alluvione del 1966
Gli esperti parlano di livelli di pioggia superiori a quelli del 1966. “La luce del giorno ci offre un quadro impietoso. Ne avevamo la percezione, stanotte, ma stamani, l'immagine è di devastazione. Il fronte temporalesco è stato molto esteso, da Livorno, a Pontedera, profondamente colpita, poi ha attraversato il Mugello, l'empolese, la Piana fiorentina ed è stato fermo, inchiodato per molte ore nella zona tra Prato e Pistoia, scaricando una quantità di pioggia che in Toscana non si era mai vista. Le precipitazioni hanno superato il livello del 1966. E poi c'è chi dice che non esistono i cambiamenti climatici". Lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente e alla Protezione Civile, Monia Monni, in collegamento con Rtv38.
I video da Prato: “Pazzesco, mai visto il Bisenzio così”
I video che ci ha fornito la Camera del Lavoro Cgil sono eloquenti. Nella capitale del tessile italiano l’acqua del Bisenzio lambisce i ponti e il rumore fragoroso della corrente è la didascalia della violenza della piena. “Pazzesco, mai visto il Bisenzio così”, si sente una voce che commenta mentre il telefonino riprende un ponte assediato dall’acqua. In un altro video si vedono macchine portate vie dalla furia dell’acqua. In un altro ancora i corridoi dell’ospedale allagati.
"Viene da piangere”, è lo sfogo del sindaco, Matteo Biffoni. “La situazione qui è un disastro”, ripete in ogni diretta che prova a raccontare quel che sta succedendo.
Prato è il simbolo di questa ondata di maltempo che ha colpito duro in molta parte della Toscana. Oltre mille gli interventi di Vigili del Fuoco, Sommozzatori e addetti al soccorso: a Campi Bisenzio, Cerreto Guidi, Carmignano, Prato, Montemurlo, Quarrata, province di Pisa e Livorno.
Il governatore della Regione, Eugenio Giani, già dalla serata di ieri ha invitato tutti i cittadini a restare a casa e, dove la situazione è critica, salire ai piani più alti dello stabile. Enel ha detto che "sono in corso interventi sulle circa 40.000 utenze ancora senza corrente anche con gruppi elettrogeni". Riguardo agli ospedali allagati "risolti i problemi di accesso all'ospedale di Pontedera, in via di risoluzione all'ospedale di Borgo San Lorenzo e al Pronto Soccorso di Prato".
Cgil Toscana: “La nostra regione è stata messa in ginocchio, con buona pace della crisi climatica e di chi la nega”
“Morti e dispersi. Allagamenti, danneggiamenti agli edifici, alle case, agli ospedali, alle fabbriche, ai centri commerciali, ai negozi, mancanza di elettricità. La Toscana è stata messa in ginocchio. La crisi climatica, con buona pace di chi la nega, è anche qua: è caduta più pioggia dell’alluvione fiorentina del ’66”. Inizia così la nota della Cgil Toscana sui disastri del maltempo.
"Oggi è il giorno del lutto, della prima risposta all’emergenza e della conta dei danni, sapremo rimboccarci le maniche e rialzarci anche stavolta con orgoglio e solidarietà, ma sapendo che senza avere cura dell’ambiente il nostro pianeta non ha futuro, anche per questo è fondamentale investire di più sul contrasto al rischio idrogeologico. Un grazie a lavoratori, lavoratrici, volontari, volontarie, e tutti gli altri soggetti istituzionali e non, che si stanno prodigando per i soccorsi e i ripristini”.
“La situazione in molte parti della Città Metropolitana di Firenze è critica e la nostra preoccupazione e solidarietà vanno in particolare a chi vive e lavora a Campi Bisenzio, dove strade, case, luoghi di lavoro sono sommersi dall'acqua – scrive la Cgil provinciale di Firenze –. Invitiamo tutte e tutti a seguire le indicazioni della Protezione Civile anche nelle prossime ore in cui prosegue l'allerta meteo. Come Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze ci siamo messi a disposizione delle autorità locali per contribuire, non appena sarà possibile, al ripristino di luoghi pubblici e privati danneggiati e daremo a tutte le/i volontarie/i disponibili maggiori informazioni nelle prossime ore. Invitiamo infine le lavoratrici e i lavoratori a contattarci per essere assistiti a fronte della chiusura delle proprie aziende”.