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ll 31 agosto è la giornata mondiale per la sensibilizzazione sulle overdose. Tutti possono essere salvati dall’overdose: è quindi l’occasione per riprendere e rilanciare tutto il nostro impegno su droghe, servizi, politiche per le dipendenze, nella direzione che abbiamo affermato anche nella recente Conferenza di Genova. Vanno sostenute le politiche di Riduzione del Danno e Limitazione dei Rischi, le campagne per contrastare e prevenire le morti correlate all’uso di sostanze, con il coinvolgimento degli operatori, delle organizzazioni della società civile e dei consumatori. In questo senso è da valorizzare il ruolo delle municipalità per la sperimentazione di modelli d'intervento innovativi finalizzati a mettere in sicurezza i contesti nei quali si realizza il consumo di droghe, come più volte sollecitato anche dalle raccomandazioni stilate a livello europeo, a partire dal consolidamento e dalla diffusione su tutto il territorio nazionale dei servizi di drug checking e delle stanze del consumo sicuro.
Va sostenuta e garantita la distribuzione gratuita del Naloxone (anche nelle forme che permettono somministrazione facilitata), un farmaco salvavita in grado di prevenire esiti letali dovuti all’overdose di oppiacei, non solo negli interventi di riduzione del danno, ma garantendone la disponibilità nei servizi di primo soccorso, negli istituti penali, e mettendolo a disposizione delle Forze dell’Ordine che spesso sono le prime a intervenire in caso di emergenza. Tra le proposte da sostenere anche la presenza nelle farmacie di prodotti che siano sempre disponibili a base di naloxone, non soggetti a prescrizione e di libera vendita.
Per questo chiediamo a tutte le forze politiche, oggi più che mai, in vista delle prossime elezioni, di impegnarsi per rendere effettiva, anche con adeguati finanziamenti, la Riduzione del Danno, che fa parte dei Livelli Essenziali di Assistenza fin dal 2017: ma che, ad oggi, non trova ancora corretta e compiuta applicazione in tutti i territori. Insieme a questo, l’approvazione di una norma (la ‘Legge del Buon Samaritano’) che non esponga, nonostante quanto previsto dal Codice Penale, a indagini e conseguenze giuridiche chi assiste una persona in overdose e chiama i soccorsi.
Cgil, Forum Droghe, Cnca, ITARdD, ItanPud, e Società della Ragione, Isola di Arran, A Buon Diritto.