Puntata n. 9/2024 – Con un emendamento al Pnrr il governo pianifica un attacco senza precedenti all’aborto
Blitz del governo contro l’aborto
Con un emendamento al Pnrr il governo pianifica un attacco senza precedenti all’aborto. Di fatto, tra le righe della modifica, si prefigurerebbe la possibilità che alle associazioni antiabortiste, i famigerati pro vita, sia consentito l’ingresso nei consultori pubblici, lanciando, scrive la Cgil, “un gravissimo attacco che viola l’autodeterminazione delle donne”. In rivolta la Cgil nazionale e le sue articolazioni territoriali che stanno denunciando, in queste ore, il disegno dell’esecutivo Meloni e della Ministra Roccella, che autorizza le Regioni a dedicare ai pro-life una parte dei soldi del Pnrr destinati alla sanità, portando indietro di decenni la lancetta la battaglia per i diritti delle donne. Anche di questo si discuterà lunedì 22 aprile a Firenze all’assemblea nazionale delle donne Cgil “Belle Ciao 2024”, Una lotta senza tempo.
Guerra sanitaria
Il governo preferisce spendere 29 miliardi di euro per armi e munizioni invece che per ospedali e ambulanze. Il sassolino del direttore di Collettiva, Stefano Milani.
Bombe, missili, carri armati, droni. Oppure farmaci, ambulanze, ospedali, defibrillatori. Se foste voi il presidente del consiglio con in dote 29 miliardi di euro da spendere su cosa puntereste? Risposta sbagliata! Gufi criticoni che non siete altro. Invece di ringraziare il governo del fare che ci protegge dai cattivoni sul barchino. Che esporta la pace a colpi di granate. Che garantisce la sicurezza bandendo i rave. Cos’è che dite? Basterebbero 5 miliardi l’anno per abbattere le liste d’attesa assumendo più personale? E magari pure per investire in ricerca? Per aprire nuovi pronto soccorso? Per autoprodurre farmaci salvavita? Ma non vi starete mica attaccando a quella storiella degli articoli 11 e 32 della Costituzione? L’Italia ripudia la guerra e garantisce cure gratuite agli indigenti. Vi ho visto, state ridendo pure voi.
Tutti in piazza
Domani 20 aprile a Roma l’appuntamento con Cgil e Uil è alle 9.30 in piazzale Ugo La Malfa per una grande manifestazione nazionale, che tiene insieme salute e sicurezza, diritto alla cura e appunto la sanità pubblica, la riforma fiscale e la tutela dei salari. In piena continuità con lo sciopero dello scorso 11 aprile, il corteo di domani nel centro della Capitale è una nuova tappa della mobilitazione in atto per dare un futuro al Paese. Un percorso che vivrà anche attraverso la campagna referendaria voluta dalla Cgil con i 4 quesiti per cambiare il mondo del lavoro sempre più ostaggio di precarietà, appalti e licenziamenti.
Un eroe per caso
Roma, 17 aprile 1944. Ore 5.30. Armando esce di casa per andare a lavorare. Ha 15 anni e abita al Quadraro, quartiere nella periferia sud-est della Capitale. Da qualche settimana è impiegato nel ripristino dei binari alla stazione Ostiense, devastati dai bombardamenti alleati. Quello stesso giorno di 80 anni fa i nazisti, che il Quadraro lo chiamavano il nido di vespe per la fervida attività clandestina antifascista e contro gli occupanti, ne attuarono il rastrellamento. Quel quindicenne, Armando, quella mattina riuscì a salvare 35 persone dalla deportazione. La storia la racconta Collettiva. Buon 25 aprile.
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