“Condividiamo questa battaglia e questa mobilitazione e vogliamo puntare ad avere un Paese con un piano di medio lungo termine che permetta di riqualificare tutto il nostro patrimonio edilizio, pubblico e privato”. Maria Maranò, della segreteria nazionale di Legambiente, spiega così l’adesione dell’associazione ambientalista all’iniziativa di Fillea Cgil e FenealUil “Fai la cosa buona”, organizzata contro le scelte del governo su bonus edili e codice appalti, che culmina in una manifestazione di piazza il 1° aprile nelle periferie di Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.
“Abbiamo bisogno di mettere in sicurezza la casa – afferma Maranò -, aumentare il confort, risparmiare energia, ridurre i consumi, le importazioni di gas e le bollette. E poi abbiamo naturalmente un problema di emissioni. Dobbiamo combattere i cambiamenti climatici: così come è stata modificata, la normativa non dà questa possibilità”.
A essere particolarmente penalizzate, fanno notare da Legambiente, sono proprio le famiglie più fragili: non possono anticipare gli investimenti necessari per efficientare, ma vivono in case poco confortevoli, che hanno maggiormente bisogno di interventi, per le quali si pagano bollette più care.