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“Ciò che mi spaventa non è l’odio dei cattivi, è l’indifferenza dei buoni”, lo diceva Martin Luther King quasi riprendendo un pensiero di Antonio Gramsci che molti anni prima, nel febbraio del 1917, affermava: “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita”. Occorre, quindi prendere parte, e la parte che si deve prendere – in questo caso – è quella della legalità.
Nei prossimi 3-4 anni arriveranno dall’Europa, i flussi sono già cominciati, oltre 200 miliardi per finanziare la ripresa del Paese e dell’economia dopo la pandemia. Ripresa che deve essere anche ricostruzione sociale oltre che economica a partire dalla riduzione delle diseguaglianze e dei divari tra generazioni, tra donne e uomini, tra territori. E allora sarebbe ancor più intollerabile se parte di queste risorse finissero nelle mani delle diverse mafie che scorrazzano nel nostro Paese da Nord a Sud. Che fare per evitarlo, per raccogliere l’allarmi lanciato per tempo dalla ministra dell’interno Lamorgese e dal procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho?
Libera, Avviso Pubblico e la Cgil un po’ d'idee da mettere in campo, da far diventare azioni e politiche, le hanno. Per questa ragione hanno organizzato un’iniziativa che si terrà a Follonica il prossimo 17 marzo. Perché a Follonica? Perché la Toscana è terra dove gli appetiti delle mafie si sono già dispiegati come testimonia proprio lì il sequestro di uno dei beni più consistenti e il censimento di oltre 600 beni confiscati in regione. E come testimonia una video inchiesta, vincitrice dell'edizione 2021 del Premio Roberto Morrione, realizzata dal giornalista freelance Pietro Mecarozzi che verrà proiettata durante l’iniziativa: “Maremma Felix è una inchiesta che va alla scoperta delle infiltrazioni criminali nell’economia della Maremma, cominciata anni fa e che è oramai consolidata”, ci dice il reporter che aggiunge: “L'infiltrazione è nata con il trasferimento nel territorio di piccoli boss e che sono riusciti, in maniera silente, senza sparare, a entrare nei settori dell’economia più redditizi a cominciare dal turismo”.
Se non si vuol essere indifferenti, allora, occorre guardare il fenomeno e cercare di arginarlo in maniera preventiva. Ne discuteranno Roberta Giorgi, Libera Grosseto; Pietro Mecarozzi, giornalista freelance; Rosy Bindi, già presidente della Commissione Parlamentare antimafia; Andrea Benini, sindaco di Follonica; Andrea Bigalli, Libera Toscana. Coordina Luciano Silvestri, responsabile del Coordinamento legalità e sicurezza della Cgil nazionale. Le conclusioni dell’incontro sono affidate a Giuseppe Massafra, segretario nazionale della Cgil. Diretta su Collettiva a partire dalle 10.30.