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Oltre mille lavoratori sfruttati nei campi agricoli del Lodigiano, costretti a turni che superavano persino le 500 ore al mese. Per questa ragione, la Guardia di Finanza ha eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal Gip di Lodi, che vieta a un imprenditore attivo nel settore della coltivazione e raccolta di ortaggi di esercitare l'attività d'impresa per un anno. L'imprenditore è sotto indagine per caporalato.
Le indagini hanno rilevato 1.054 posizioni lavorative irregolari tra il 2017 e il 2023. I lavoratori, per la maggior parte stranieri, erano sottoposti a turni di lavoro mensili doppi rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, senza ferie, permessi o riposi, arrivando fino a 512 ore mensili. Queste ore extra non venivano dichiarate agli uffici fiscali e previdenziali, il che avrebbe portato a un’evasione contributiva e fiscale di circa 3 milioni di euro.
L'azienda è inoltre sotto indagine per responsabilità amministrativa degli enti. Secondo l'inchiesta, l'imprenditore avrebbe approfittato della situazione di bisogno dei migranti, che venivano alloggiati in condizioni “precarie, degradanti e sovraffollate”, trattenendo una parte del loro salario per l'affitto del posto letto e il pagamento delle utenze.