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Si torna dalle ferie e si riprede l’attività per la costruzione di legalità. In realtà la professoressa Stefania Pellegrino, che insegna sociologia del diritto all’Università di Bologna e da quasi un decennio dirige il master di secondo livello "Gestione e riutilizzo dei beni confiscati e sequestrati alle mafie" intitolato a Pio La Torre, non interrompe mai questa attività. Il programma dell'edizione 2021-22 della Summer School è già pronto, e non poteva che essere così visto che i “corsi” si terranno dal 12 al 16 settembre e sono aperte le iscrizioni, termineranno il 6 settembre e per iscriversi basta cliccare qui.
Il tema di quest’anno è quasi obbligato: “L’azione preventiva di monitoraggio dell’infiltrazione criminale mafiosa. Il ruolo delle prefetture”. Quasi obbligato, dicevamo, perché praticamente tutte le istituzioni che a diverso titolo si occupano di prevenzione dell’illegalità e di contrasto al fenomeno della criminalità organizzata, da tempo si pongono il problema di come mettere in sicurezza i fondi del Pnrr: quei quasi 200 miliardi in arrivo dall’Europa per il rilancio del Paese. Sono tanti e fanno gola.
Dice Luciano Silvestri, responsabile Legalità e sicurezza della Cgil: “Uno degli aspetti importanti che caratterizzano la Summer School di questo anno riguarda il tema che viene trattato con docenti importanti e racconti di esperienze molto significative. Il tema riguarda il "controllo di legalità della spesa pubblica" per prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione del Pnrr”. Esperti a confronto che raccontano quanto emerge dalle proprie esperienze sono preziosi per chi, come i sindacalisti, sul territorio è chiamato a operare concretamente. Qualche esempio? A illustrare la capacità della mafia di infiltrarsi e contaminare l’imprenditoria sarà il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione; a ragionare di azione preventiva e di monitoraggio dell’infiltrazione criminale saranno Antonella Miro, già prefetto di Palermo oggi al Consiglio di Stato, e poi il prefetto di Torino Raffaele Ruberto. Ancora si potrà ascoltare il direttore dell’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati Bruno Corda ragionare sulla connessione tra l’Agenzia e l’attività prefettizia, poi le esperienze dei sindacalisti in dialogo con le prefetture.
Nella seconda giornata - il 13 settembre – una sessione speciale dedicata ai quarant’anni della legge Rognoni – la Torre. Animeranno l’incontro Mattia Motta, segretario generale aggiunto della Fnsi; Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare antimafia XVII legislatura; Maurizio Landini, segretario generale della Cgil; Roberto tartaglia, vicecapo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria; Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione. E poi il conferimento delle onorificenze del Premio Pio La torre, promosso dalla Cgil, dalla Fnsi e da Avviso Pubblico.
Dice ancora Silvestri: “Quest’anno il riconoscimento in nome di Pio La Torre a sindacalisti, amministratori e giornalisti vale doppio. Proprio per questa ragione la mattina del 13 settembre ci sarà una vera e propria lezione sul significato e sull'importanza di quella Legge”.
“La Summer School – conclude il dirigente sindacale - è stata una scelta importante che ormai si è consolidata e che esalta il rapporto eccezionale fra Cgil e Università di Bologna. Una gran bella soddisfazione”.