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Due ragazzi indiani hanno raccontato di essere arrivati in Italia con la promessa di ottenere un lavoro nei campi pagato 5 euro l’ora. In realtà sono finiti in una struttura agricola di Latina, lavorando per mesi senza stipendio e in condizioni di vita disumane.
La denuncia in un video di Fanpage. “Siamo stati trattati come degli schiavi – sussurra uno dei due protetto dall'anonimato – vivevamo in un container dove non c'era neanche l’acqua corrente”. In un filmato si vede il prefabbricato dove trascorrevano il resto della giornata i braccianti, dopo aver trascorso ore e ore nei campi. I letti non sono altro che materassi accatastati per terra uno accanto all’altro, una piccola cucina con un fornello collegato ad una bombola e un bagno inutilizzabile.
“Andavamo in campagna per fare i nostri bisogni – spiega l’altro ragazzo – e non essendoci neanche l’acqua pure la doccia dovevamo farla all’aperto utilizzando dei secchi riempiti al pozzo”. Un lucchetto veniva poi utilizzato per chiudere tutte le sere il cancello d’ingresso dei campi quindi nessuno di loro aveva la possibilità di uscire.
La loro testimonianza è stata raccolta dalla Cgil Flai di Latina ed è finita in un esposto presentato alla Procura di Roma i primi di settembre. “Sono trascorsi quasi due mesi dalla nostra segnalazione – dice a Fanpage Laura Hardeep Kaur segretaria generale della Flai Cgil di Latina e Frosinone – non sappiamo ad oggi se la Procura si è attivata in qualche modo, sicuramente nessuno ha contattato i due ragazzi per ascoltarli”.
E continua: “Stiamo parlando di persone rinchiuse con un lucchetto ridotte in una condizione di schiavitù, se neanche questo riesce a smuovere qualcosa poi veramente non conta niente”.