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L’assalto fascista alla Cgil entra per la prima volta in un racconto audiovisivo di finzione, che non sia un servizio di telegiornale, una storia su Instagram o un video su YouTube. Si tratta della serie Skam Italia, stagione 6, primo episodio, disponibile su Netflix: ti accomodi sul divano, apri la piattaforma, premi il tasto play e… sorpresa. Le prime immagini della stagione riportano proprio la violenza squadrista alla sede nazionale della Cgil in Corso d’Italia, avvenuta sabato 9 ottobre 2021 durante una manifestazione no vax e contro il green pass. Un gesto per cui – va ricordato – è stata già emessa una sentenza di condanna dal Tribunale di Roma.
Skam è la serie, creata da Ludovico Bessegato, che negli ultimi anni ha meglio rappresentato i giovani italiani, immortalandoli in un momento fondamentale e delicato della loro esistenza: il liceo. Gli anni in cui si formano le coscienze, appunto, si sviluppano le idee e germogliano temi come l’amore e la sessualità: un teen movie italiano, dunque, ma anche e inevitabilmente una visione politica.
Seguendo le vicende dei giovani protagonisti, ogni stagione affronta di petto un tema angolare dell’oggi: il sesso, l'orientamento sessuale, i problemi in famiglia, il confronto con altre culture e religioni, la salute mentale. È una delle serie più seguite in assoluto, perché ha saputo reinventare un genere stando al passo coi tempi, con serietà e rispetto, depurandolo dalle narrazioni tossiche come le battute omofobe, razziste o il body shaming.
La sesta stagione è dedicata alla politica nelle scuole, quantomai attuale, soprattutto ora che torna con forza la contrapposizione tra fascisti e antifascisti. Il tema si intreccia poi alla questione dei disturbi alimentari psichiatrici, che sviluppa la dimensione più umana. L’episodio si apre con le immagini dell’assalto: le riprese di repertorio della devastazione alla Cgil vengono mostrate in montaggio alternato all’assalto al Campidoglio americano, moralmente guidato da Trump, e alla dura repressione in Brasile eseguita dal governo nero di Bolsonaro. Episodi di fascismo contemporaneo.
La visione è commentata dalla voce fuori campo di una protagonista: “Violenza verbale, violenza fisica, spesso in gruppo (…). Ci indigniamo per trenta secondi poi guardiamo la prossima storia e ci dimentichiamo di tutto. Come se fosse normale, come se non ci riguardasse. Come se il fascismo non potesse più tornare, anche se in altre forme”. Poi si ricade sui ragazzi e inizia il racconto nel senso tradizionale del termine: un collettivo scolastico di sinistra sta organizzando un’iniziativa in vista del 25 aprile, per contrastare il consenso dilagante della lista neofascista nell’istituto.
Cosa significa questo e perché è importante? Perché l’assalto alla Cgil comincia ad essere storicizzato, ovvero diventa un fatto storico, seppure accaduto appena ieri, e come tale entra nel mondo della forma narrativa e si fa racconto. E un racconto, un film, una serie non sono solo accessori per rilassarsi a fine giornata: sono anche una cosa seria. Una storia non è mai solo una storia. L’episodio di Skam è un momento fondamentale, quindi, anche perché accostato alle grandi derive di ultradestra nel presente, e l’assalto alla Cgil diventa un’immagine narrativa per rinforzare la battaglia attuale in nome dell’antifascismo.