“In tre anni non si può far sparire l'evasione fiscale, ma se si fanno delle scelte sicuramente si può recuperare una parte importante di quei 110 miliardi di euro che ogni anno vengono sottratti al fisco”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervenendo all'assemblea della Cgil Umbria che si è svolta l'8 ottobre a Perugia.

Landini ha ricordato come di questi 110 miliardi, 35 siano evasi dall'Iva e 33 dall'Irpef da lavoro autonomo: “È chiaro che se vuoi affrontare questo problema, e lo abbiamo detto al governo, occorre mettere in campo una serie di azioni precise – ha spiegato il segretario Cgil – fare assunzioni negli organi ispettivi, rafforzare l'Agenzia delle Entrate, incrociare le banche dati esistenti. E non mi si venga a dire – ha proseguito – che in un Paese con 110 miliardi di evasione ed enormi disuguaglianze, dove il profitto delle imprese è tassato meno del salario di chi quel profitto l'ha prodotto, non si possano toccare le tasse. Io le tasse sono per abbassarle – ha sottolineato il segretario Cgil – ma a chi le paga già, lavoratori dipendenti e pensionati, perché sono stanco di rappresentare quelli che tirano fuori l’85% dell’Irpef, e che poi, quando c’è da recuperare qualcosa, si vedono sempre scavalcare da altre priorità”. 

Chiaro il riferimento di Landini al taglio del cuneo fiscale, sul quale è in atto una discussione con il governo: “Vorrei che fosse chiaro e lo abbiamo detto a Palazzo Chigi: noi non vogliamo sentirci dire che ci sono due tempi, che prima vanno fatti i sacrifici e poi arriveranno le risposte, perché questa storia qui è un po’ che va avanti, ma noi il secondo tempo non l’abbiamo mai visto”, ha concluso Landini.