“C'è rabbia nel Paese, ma il governo non ascolta. È un grave errore, così l’Italia va a sbattere”. L’incontro con l’esecutivo sulla legge di bilancio, che si è tenuto martedì 28 novembre, ha lasciato del tutto insoddisfatto il segretario generale Cgil Maurizio Landini. “La manovra finanziaria – spiega nell’intervista rilasciata stamani (mercoledì 29 novembre) a Sky Tg 24 – è una follia: non stanno ascoltando il Paese, non ha il consenso della maggioranza degli italiani e non risolve i problemi. Le ragioni dello sciopero sono confermate, perché nulla è cambiato”.

Landini evidenzia che “l’Italia è retta da persone che per vivere hanno bisogno di lavorare”. Il malessere è diffuso, aggiunge, come dimostra il fatto che allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil “hanno partecipato anche iscritti ad altre organizzazioni, perché condividono le nostre rivendicazioni”.

Pensioni

Venendo ai singoli punti della legge di bilancio, il segretario generale Cgil rimarca la necessità di “cancellare” il provvedimento sui tagli alle pensioni di medici e infermieri. “Stanno mettendo in discussione diritti acquisiti, stanno peggiorando la legge Fornero, e lo fanno a capocchia”, dice Landini: “In questo modo, dicendo che garantisci chi va in pensione quest'anno, in tanti se ne andranno, perché poi le condizioni peggioreranno, e ci ritroveremo senza medici e infermieri. Inoltre, si introduce per la prima volta il principio che si può agire in questa direzione: è incostituzionale, oltre ad aumentare la sfiducia”.

Fisco, lavoro, welfare

Centrale nella piattaforma di Cgil e Uil è la riforma fiscale: “Ci sono 100 miliardi di evasione, le rendite finanziaria e immobiliare sono tassate meno del lavoro dipendente, si fanno condoni su condoni. Non si può far pagare solo una parte dell’Italia”.

Il governo, aggiunge Landini, sta peggiorando “la precarietà: ha reintrodotto i voucher, ha liberalizzato i contratti a termine”. La nostra posizione, ha aggiunto, “non è contro le partite Iva, ma per estendere i diritti a tutti e per impedire lo sfruttamento che c’è oggi”.

Altro tema dirimente è quello della sanità. “L'inflazione si è già mangiata i fondi stanziati nella manovra”, argomenta Landini: “Oggi abbiamo quattro milioni di italiani che non si curano perché non hanno i soldi, mentre le liste di attesa durano anni. Si devono assumere medici e infermieri e aumentare gli stipendi. Non può essere che per aumentare gli stipendi si devono fare gli straordinari. È una politica sbagliata, ma non è fatta a caso: sono operazioni pensate per privatizzare il servizio sanitario”.

Democrazia

La Cgil vede anche un problema di “tenuta democratica del Paese”. I sindacati, afferma Landini, rappresentano “milioni di persone, anche persone che hanno votato questo governo, ma che vogliono essere rappresentate nelle loro condizioni di cittadini e lavoratori dalle organizzazioni che hanno scelto. Il governo sta impedendo il confronto perché, avendo la maggioranza in Parlamento, dice di fare quello che gli pare senza discutere con nessuno, senza tenere conto delle proposte che arrivano dal Paese. Tutto questo è preoccupante”.

Ma c’è di più. L’esecutivo Meloni, conclude il segretario generale Cgil Maurizio Landini, anziché “combattere la corruzione e l'illegalità, se la prende con la magistratura. Quando non si tutela il lavoro, quando si fanno politiche che anziché risolvere i problemi concreti curano interessi di parte, si evidenzia un rischio di tenuta democratica”.