“Noi vogliamo rimettere al centro il valore del lavoro”. Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, sintetizza così l’obiettivo del Labour 7, il summit dei sindacati, al via questa mattina a Cagliari, negli stessi giorni in cui si svolge il G7 dei ministri del Lavoro.
“Le persone per essere libere non devono essere precarie, devono percepire uno stipendio adeguato, non devono morire sul lavoro, devono poter godere di una serie di diritti fondamentali che sono garantiti dalla nostra Costituzione, a partire da quelli all’istruzione e alla cura. Lasciare libero il mercato – la riflessione di Landini – ha impoverito le persone e aumentato le disuguaglianze: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri”.
“Per questo il modello sociale va cambiato: noi vogliamo rimettere al centro il lavoro e le persone. Rimettere al centro le persone passa anche attraverso la partecipazione alle decisioni su cosa si produce e come, sulla salvaguardia dell’ambiente”.
“Confronto sulla manovra nullo”
“Il confronto sulla manovra non c’è – spiega Maurizio Landini –, finora non siamo stati convocati, bisognerebbe chiedere al governo di discutere con noi prima di prendere decisioni e non chiamarci all’ultimo momento per informarci, come è stato già fatto in passato”.
“Noi abbiamo piattaforme precise. Una delle priorità è la riforma fiscale per combattere l’evasione, per tassare la rendita immobiliare e la rendita finanziaria. In questo Paese i soldi li prendono sempre ai lavoratori e ai pensionati. E invece andrebbero presi dove sono”.
“Per noi è urgente rivalutare le pensioni, investire sulla sanità, aumentare gli stipendi, non usare le pensioni come un bancomat, parlare ai giovani che stanno andando all’estero, centomila ogni anno, la loro intelligenza e le loro competenze”.
“Folle che alle sfide della globalità governo risponda con autonomia differenziata”
"L’Occidente ormai è una minoranza nel mondo. Per questo servono investimenti in innovazione e ricerca, per recuperare un ritardo con il resto del mondo che ormai è palese. Servono – ha detto ancora Maurizio Landini –investimenti sia pubblici che privati. Di fronte a questo scenario globale mi sembra folle che ci sia un governo nel nostro Paese che per risolvere i problemi vara l’autonomia differenziata”.