“Credo che sia importante esserci oggi e non è solo per ricordare quello che è avvenuto o per una testimonianza, perché credo che mai come oggi dobbiamo impedire che la storia venga riscritta e abbiamo bisogno di affermare concretamente, praticandoli, quei valori che hanno portato tanti uomini e tante donne a battersi per sconfiggere il fascismo e il nazismo”. Così Maurizio Landini partecipando a Roma alla staffetta antifascista. Da Piazza dell’Esquilino alle Fosse Ardeatine, in difesa della Costituzione nata dalla Resistenza e per un futuro di pace, diritti, lavoro, eguaglianza, solidarietà.
Il segretario generale della Cgil ha voluto ricordare “il ruolo e il valore che il movimento dei lavoratori e il movimento operaio ha dato per la sconfitta del fascismo e del nazismo. Basta ricordare rispetto alle polemiche di questi giorni che tra gli altri chi per due anni stato rinchiuso nel carcere anche Giuseppe Di Vittorio. E come credo tutti si ricordano che i primi atti che i fascisti i nazisti hanno fatto stato quello di incendiare le camere del lavoro stato quello di arrestare appunto i sindacalisti”.
“Credo – ha aggiunto Landini – che nella storia il contributo che il movimento operaio è stato fondamentale. Gli scioperi generali furono fatti nel 1943 e nel 1944, quando scioperare significava non solo non prendere lo stipendio, significava poter essere fucilato, significava poter essere mandato nei campi di concentramento, come in alcuni casi naturalmente è avvenuto. Era necessario allora sconfiggere il nazismo e il fascismo per riconquistare la democrazia e per costruire la libertà, in questo Paese è bene che non ci si scordi mai che il movimento dei lavoratori e il movimento operaio è stato un soggetto fondamentale per realizzare e per riconquistare la democrazia”.
L’INTERVENTO DELLA PARTIGIANA LUCIANA “LUCE” ROMOLI