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A 80 anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo a Roma partirà ‘La staffetta antifascista’: tutti in bicicletta da piazza dell’Esquilino al luogo della strage nazi-fascista per manifestare contro il razzismo, i nazionalismi, la guerra, il patriarcato e in favore di diritti, solidarietà, lavoro, eguaglianza e pace.
“Il ruolo della staffetta partigiana – spiegano in un comunicato i promotori – era spesso ricoperto da giovani donne tra i 16 e i 18 anni. Le staffette avevano il compito di garantire i collegamenti tra le varie brigate e tra le formazioni e il centro direttivo, e di mantenere inoltre i contatti fra i partigiani e le loro famiglie; in alcuni casi avevano anche il compito di accompagnare gli eventuali resistenti. Senza i collegamenti che loro assicuravano, tutto si sarebbe fermato e ogni cosa sarebbe stata più difficile”.
Il compito attuale, spiegano, è di diventare staffette della democrazia, della pace della solidarietà e dei diritti, perché “oggi più che mai, in un’Italia e un’Europa attraversate dalla crescita del ritorno di pericolosi fantasmi, della guerra e di disumane discriminazioni” è necessario “unire le lotte, costruire presidi di giustizia, difendere le minoranze, combattere le prevaricazioni”.
La passeggiata in bicicletta unirà alcuni luoghi simbolo della lotta di liberazione, “anche nel preciso intento di unire la lotta antifascista, quanto mai attuale, ai movimenti sociali e ambientali che si battono per un modello di sviluppo sostenibile, alternativo al neoliberismo, fondato sui diritti, la giustizia sociale e sul lavoro”.
Tra i nomi noti che aderiscono all’iniziativa ci sono Francesco Acquaroli, Marco Bellocchio, Sonia Bergamasco, Vinicio Capossela, Ascanio Celestini, Paolo Calabresi, Emma Dante, Giancarlo De Cataldo, don Luigi Ciotti (presidente di Libera), Elio Germano, Fabrizio Gifuni, Nicola Lagioia, Maurizio Landini (segretario generale della Cgil, Giulio Marcon (portavoce di Sbilanciamoci) Valerio Mastandrea, Rossella Miccio (presidente di Emergency), Tomaso Montanari, Moni Ovadia, Gianfranco Pagliarulo (presidente dell’Anpi), Andrea Pennacchi, Paolo Pierobon, Andrea Segre, Jasmine Trinca.