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Piacenza si prepara a un’accoglienza dal doppio significato oggi, martedì 23 luglio 2019, quando il “peace man walking” John Mpaliza arriverà alle 18:00 in piazzatta San Francesco, poco distante dall’ombra del Gotico di piazza Cavalli. Si tratta di un marciatore “per la pace”, come soprannominato dai media, molto speciale: ingegnere informatico di 47 anni, nato a Bukavu, nella parte orientale della Repubblica Democratica Del Congo, da oltre 20 anni in Italia - di cui è diventato cittadino - sta marciando in questi giorni per il Paese, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui temi delle migrazioni e dell’accoglienza e coagulare attorno a sé quella rete sociale che sta difendendo i progetti di inserimento sociale e i diritti universali messi sotto scacco dal cosiddetto “Decreto sicurezza” del ministro degli Interni, Matteo Salvini.
Il nome dell’iniziativa è #MarciaRestiamoUmani iniziata a Trento e dopo aver toccato gran parte del nostro Paese, si concluderà 4 mesi dopo a Roma. “Con questa marcia vogliamo ribadire il nostro no al clima di paura e odio che si sta insinuando nelle nostre città e nei nostri cuori e ribadire che i diritti sono di tutti, così come i doveri!” si legge nel manifesto che accompagna Mpaliza. “Una delle idee del progetto è che chi intende sostenere, aderire e organizzare una tappa locale della marcia può farlo liberamente, camminando c on i tanti in viaggio con John.
L’appuntamento piacentino della marcia intende porre alla città il tema dell’accoglienza in due distinti momenti. Uno in piazzetta San Francesco con l’arrivo dei marciatori che, secondo i programmi, qualche ora prima entraranno nel territorio Piacentino dal significatgivo varco del guado di Sigerico, a Calendasco, sulle orme della Via Francigena. E terminata la prima tappa delle 18:00 in centro storico, la “carovana” di marciatori attraverserà la città in direzione via Giordani 12, per concludere in serata al centro “Il Samaritano” della Caritas Diocesana, dove è previsto un momento conviviale.
I promotori della tappa piacentina sono: “Restiamo Umani” – Piacenza, il Gruppo di Acquisto Popolare (Gap) di Piacenza e Provincia; la Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, la Protezione della Giovane ACISJF, Acli Piacenza e Cgil, Cisl e Uil. “Accogliere la marcia per noi significa attualizzare la discussione sull’immigrazione e la tolleranza nella realtà locale piacentina, inevitabilmente a partire dalle conseguenze del decreto sicurezza che sta incidendo sulla rete dei centri di accoglienza che, lo ricordiamo, rimangono attivi per una proroga fino a settembre grazie alle pressioni di una rete sociale piacentina che si oppone al disegno di smantellamento di un presidio di civiltà e inclusione che le recenti normative affossano”, dichiarano gli organizzatori in una nota.