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.Il 28 ottobre 1922 cominciava per l’Italia il ventennio fascista, venti anni di dittatura, guerra, morte. Alle organizzazioni neo fasciste delle quali chiediamo a voce alta lo scioglimento, alle braccia alzate che ancora siamo costretti a vedere negli stadi e non solo, alle matrici che qualcuno si ostina a non riconoscere, a quanti raccontano che “Mussolini ha fatto anche cose buone” noi - nel tempo della storiografia da bar e da social - rispondiamo e continueremo a rispondere così.
Perché le “cose buone” che qualcuno racconta Mussolini abbia fatto non esistono. Mussolini ha fatto cose infami, come le leggi razziali, e non solo. “Dite tante volte una cosa, anche se falsa, con convinzione e in tanti ci crederanno”. È il meccanismo che oggi anima e alimenta le fake news ma è anche un metodo propagandistico classico nei regimi.
“Una falsa notizia - specificava Marc Bloch nel suo libro La guerra e le false notizie - è solo apparentemente fortuita, o meglio, tutto ciò che vi è di fortuito è l’incidente iniziale che fa scattare l’immaginazione; ma questo procedimento ha luogo solo perché le immaginazioni sono già preparate e in silenzioso fermento”.
E allora analizziamole queste bugie purtroppo troppo spesso diventate verità comuni e smontiamole, rispondendo punto per punto.
Mussolini ha bonificato le terre.
In realtà la prima legge organica per la bonifica delle zone paludose è del 1878 (dopo lo spostamento a Roma della capitale, viene approvata la legge del progetto di bonifica locale dell’Agro Romano n. 4642 che avrebbe poi rappresentato un modello per i futuri interventi specialmente a partire dal primo dopoguerra) ed è del 1911 la legge Bertolini-Sacchi che prevedeva, oltre alla riorganizzazione amministrativa, anche le vecchie soluzioni già attuate nella bonifica dell’Agro romano, quali incentivi economici a favore della colonizzazione e sanzioni per l’esproprio per i cattivi esecutori.
Nel 1922, prima della marcia su Roma, si contano decine di decreti regi volti ad istituire consorzi di bonifica sovvenzionati dallo Stato. Insomma, numeri alla mano, il fascismo ha completato la bonifica di poco più del 6% del lavoro già avviato prima della marcia su Roma (su 8 milioni di ettari da bonificare Mussolini dichiarerà di averte bonificato 4. In realtà ne saranno bonificati solo 2, 1,5 dei quali già bonificati prima del 1922).
Mussolini ha dato la pensione agli italiani
La Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai viene istituita nel 1898. L’iscrizione a tale istituto diventa obbligatoria nel 1919. La pensione sociale viene introdotta nel 1969.
Mussolini ha dato la tredicesima agli italiani
Il Ccnl stipulato il 5 agosto 1937 introduce l’obbligo di corrispondere una mensilità aggiuntiva rispetto alle 12 annuali solo agli impiegati del settore industria. Sarà l’accordo interconfederale per l’industria del 27 ottobre 1946 ad estendere il trattamento anche agli operai. Tale accordo è stato reso efficace erga omnes con decreto del Presidente della Repubblica n. 1070/1960.
Mussolini ha dato le case agli italiani
La prima legge sulle case popolari è del 1903, per iniziativa di Luigi Luzzatti (legge 31 maggio 1903, n. 251) ed i maggiori progetti di sviluppo urbano nelle grandi città (la Garbatella a Roma, per esempio) nascono nei primi 15-20 anni del Novecento.
Mussolini difendeva i lavoratori
No, davvero no. Leggete qui:
Mussolini ha dato il voto alle donne, le donne sotto il regime stavano bene
Ne siete davvero così sicuri?
Mussolini non era razzista
Forse nel suo animo profondo no, chi può dirlo, ma certamente lo fu la sua politica.
Mussolini amava gli italiani
Davvero? Tra partigiani e soldati italiani sono caduti combattendo durante la Seconda guerra mondiale almeno 300 mila uomini. Le donne partigiane combattenti sono state 35 mila. 4653 di loro sono state arrestate e torturate, oltre 2750 deportate in Germania, 2812 fucilate o impiccate, 1070 cadute in combattimento.
Durante la Resistenza le vittime civili di rappresaglie nazifasciste sono state oltre 10000. Ancora di più gli ebrei italiani deportati.
Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 solo nella valle tra il Reno e il Setta (tra Marzabotto, Grinzana e Monzuno), i soldati tedeschi con la complicità degli italici fascisti hanno massacrato circa mille persone.
Mussolini amava gli italiani? No, decisamente no.
Del reso diceva il duce stesso nel 1925: “Se il Fascismo è stato un’associazione a delinquere, se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico, morale, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho creato con una propaganda che va dall’intervento fino ad oggi”.
Citando Primo Levi se e comprendere è impossibile, conoscere è necessario. È necessario imparare per non dimenticare, ricordare - bene - per non ripetere. Purtroppo anche oggi.