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“Apprezziamo la decisione del Comune di Bologna di concedere la cittadinanza ai figli degli stranieri presenti nel proprio territorio, una scelta che va nella direzione da sempre indicata ed auspicata dalla Cgil come forma di integrazione e inclusione, nonché di appartenenza a una comunità”. Così il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra commenta la modifica dello Statuto comunale del capoluogo emiliano, proposta dal sindaco Lepore e approvata dal Consiglio, che dà il via libera allo Ius soli per 11.623 ragazzi tra zero e 17 anni.
“L’azione messa in campo dal Comune di Bologna – sostiene il dirigente sindacale – è la dimostrazione di come le istituzioni locali possano agire nel promuovere iniziative che facciano da apripista per una riforma nazionale dei diritti di cittadinanza”. "Lo ius soli – conclude Massafra – è un principio di civiltà, e la Cgil continuerà a battersi per fare in modo che anche in Italia venga finalmente riconosciuto”.