“Abbiamo provato ad acquisire rapidamente una nuova dimensione. Il Covid ci ha mostrato il bisogno, in una società della solitudine, di dialogare con le persone. Lo abbiamo visto ovunque, anche nell’attività delle nostre sedi all’estero, dove i giovani vivono ancora una dimensione di comunità”. Così Michele Pagliaro, presidente dell’Inca Cgil, nella video intervista di Collettiva che avrebbe dovuto accompagnare l’evento dei 75 anni del patronato, cancellato in ottemperanza alle norme contenute nell’ultimo Dpcm.
“Nel periodo del lockdown abbiamo lavorato oltre mezzo milione di pratiche, il 90 per cento gratuite, a dimostrazione che l’Inca ha un forte radicamento nel territorio e prova a dare risposte concrete ai cittadini”, ha ricordato Pagliaro.
“Questo Paese non può diventare smart schioccando le dita. E non sempre la tutela telematica messa in campo dagli enti è garanzia di universalità dei diritti. Io credo che la Cgil e l’Inca – ha detto il presidente dell’istituto – debbano raccogliere la sfida di rendere la società in cui viviamo accessibile agli ultimi. Per farlo c’è bisogno di un nuovo welfare e di una Europa sociale. Per raggiungere questi obiettivi il patronato e il sindacato possono fare la loro parte”.