“No alle Indicazioni nazionali 2025, No al ritorno al passato, la scuola democratica si riprende la parola”. Più di 40 città hanno risposto a questo appello del Tavolo per la Scuola democratica di cui Flc Cgil è tra i fondatori assieme ad altre 25 associazioni professionali e di terzo settore che si occupano di educazione.

La diretta – divisa in due parti: mattina e pomeriggio –si può seguire sul canale YouTube del tavolo.

Un tavolo nato per contrastare le Indicazioni nazionali 2025 per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione promosse dal ministro Valditara e la loro visione di scuola identitaria, anacronistica e classista”. È quanto si legge in una nota della Federazione lavoratori della conoscenza Cgil.

All’appuntamento romano è intervenuto anche il segretario generale della Flc Cgil, Maurizio Landini. “È mio dovere è essere oggi qui insieme a tutti voi – ha detto dal presidio davanti al ministero dell’Istruzione –che avete deciso oggi di organizzare questa bellissima iniziativa che pone un problema importantissimo, e cioè difendere e rafforzare il ruolo fondamentale di costruzione della democrazia della scuola pubblica”.

"Oggi viviamo momenti molto difficili – ha continuato –, viviamo in una epoca in cui la guerra e la violenza sono tornate ad essere al centro sostituendo la politica e mai come adesso la difesa della democrazia passa anche attraverso il ruolo insostituibile che deve svolgere la scuola per costruire una cultura fondata sull'accoglienza, sulla solidarietà, su un'idea di libertà che non è competizione tra le persone”.

Proprio per questo, ha sottolineato Landini, la Cgil “condivide la battaglia che state facendo perché i programmi e le scelte che questo governo e questo ministro stanno facendo sono regressive”, cercano cioè di “far passare una cultura autoritaria e non democratica”. 

Landini ha poi ricordato le difficili condizioni di lavoro del personale della scuola soprattutto per quanto riguarda i salari, tra i più bassi in Europa. Salari che sono uno dei temi della manifestazione romana del 25 ottobre. E per questo il leader della Cgil ha invitato a partecipare in massa alla mobilitazione della prossima settimana nella Capitale”. 

Per tornare alle Indicazioni nazionali, per la Flc Cgil “sono un testo elaborato senza un vero confronto con chi la scuola la fa ogni giorno e che, fin da subito, abbiamo contrastato per l’approccio complessivamente sovranista, identitario, etnocentrico e per la completa rimozione dell’orizzonte dell’educazione interculturale”.
Dopo le tante iniziative promosse, il 18 ottobre sarà dunque la giornata in cui il mondo della scuola democratica si riprenderà la parola per dire No a una scuola che guarda al passato.

Ci saranno mobilitazioni diffuse dal Nord al Sud del Paese, convegni, flash mob, manifestazioni, mentre a Roma è previsto un sit in dalle 10.00 alle 13.00 di fronte alla sede del Mim a viale Trastevere.

Leggi anche

“L’appello della Flc e del Tavolo per la Scuola democratica è in difesa della scuola della Costituzione, dell'eguaglianza e dell'inclusione. Per una scuola che tuteli il diritto ad apprendere in tutto l'arco della vita, che insegni a pensare e non ad obbedire, che costruisca il futuro”, conclude la nota.