Tra chi sceglie di andarsene, crescono gli emigrati in possesso di un’elevata preparazione professionale e culturale. Secondo la Svimez, la perdita interessa tutte le regioni del Mezzogiorno ma assume il rilevo maggiore in Abruzzo da dove va via il 35% dei neolaureati. La maggior parte si trasferisce in Lombardia, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige.
Il Molise detiene il non invidiabile primato del tasso migratorio interno tra le regioni del Centro-Sud. Vanno via in 3 ogni mille. Fanno peggio solo Calabria e Basilicata. Altro record: sul totale degli occupati abruzzesi, il 4% è pendolare.Il 70% di essi ha meno di 45 anni. Secondo la Cgil, per evitare il loro definitivo trasferimento è inderogabile potenziare le infrastrutture e il sistema di trasporto pubblico.